È tornato Gustave, il coccodrillo che ha ucciso più di 300 persone

È stato avvistato in un fiume del Burundi, dopo un’assenza di circa 16 mesi, Gustave, il coccodrillo gigante che pare abbia ucciso centinaia di persone.

Gustave il coccodrillo gigante del Nilo, noto per vagare nelle acque del lago Tanganica, in Africa, è stato visto diversi chilometri a ovest del fiume Ruzizi, in Burundi, secondo varie testimonianze della popolazione locale.

Gustave è considerato un vero mangiatore di uomini, responsabile della morte di centinaia di persone in Burundi. Si dice che pesi più di una tonnellata ed è lungo circa otto metri.

Gustave è stato studiato per anni e alcuni esperti suggeriscono che il coccodrillo potrebbe avere sui 100 anni, mentre altri pensano ne abbia sui 60, perché i suoi denti sono intatti.

Vari cacciatori hanno tentato di dargli la caccia e ucciderlo, ma non ci sono mai riusciti; infatti Gustave ha varie cicatrici sul corpo causate dai predatori umani.

La trappola per catturare Gustave

Il cacciatore francese Patrice Faye, ha dichiarato alla BBC che nel 2002 ha costruito una lunga trappola che doveva essere trasportata da 40 uomini e ha trascorso la notte sul fiume con le telecamere.

Tuttavia, è stato un fallimento totale, il coccodrillo è solo passato vicino alla gabbia e non si è fatto catturare.

Patrice Faye, ha poi spiegato:

Abbiamo posizionato la trappola sul fiume Ruzizi, ci abbiamo messo un’esca e trascorso tutta la notte sul fiume con le telecamere. Ma è stato un tutto invano. Il coccodrillo stava sfilando fuori dalla gabbia, prendendoci in giro e non siamo riusciti a prenderlo”.

Il cacciatore francese ha aggiunto, che Gustave è tre volte più grande degli altri coccodrilli del Burundi, quindi non è molto veloce e non può nutrirsi di quello che mangiano gli altri coccodrilli, come i pesci e i piccoli mammiferi. Quindi è costretto ad attaccare prede lente e facili da catturare.

Documentario su Gustave

Nel 2014 è stato realizzato un documentario intitolato “Capturing the Killer Croc”, che documenta i tentativi infruttuosi di Faye di dare la caccia a Gustave vivo.

Il cacciatore francese ha affermato nel documentario, che nel primo tentativo per catturare il coccodrillo, venne usata una gabbia gigante lunga circa 9 metri, con un’esca al suo interno. Tutto fu inutile.

I ricercatori hanno quindi posizionato tre trappole giganti sulle rive del fiume e sono riusciti a catturare solo coccodrilli più piccoli.

In un altro tentativo, hanno messo una capra viva in una gabbia per attirare Gustave, ma la telecamera che riprendeva, si è rotta durante una tempesta.

La mattina dopo, trovarono la gabbia senza la capra e non hanno mai saputo cosa fosse realmente successo. Faye ha concluso, che nei primi tre mesi in cui è stato in Burundi, Gustave ha ucciso e mangiato circa 17 persone.

Qua sotto vi lascio un articolo che parla di un possibile licantropo, filmato in Sud America.

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Marco Buoso è un esperto del mistero a livello internazionale, con grande esperienza nelle indagini. Il suo contributo è molto importante per il team, considerato uno dei più saggi e dotato di grande saggezza. Buoso ha dedicato la sua vita alla ricerca e alla comprensione dei fenomeni paranormali e misteriosi, accumulando una vasta conoscenza e competenza in questo campo. Attualmente si trova in Brasile dove sta investigando su alcuni fenomeni paranormali, mettendo a disposizione la sua esperienza e la sua competenza per portare alla luce la verità su questi misteri.
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