Il mistero irrisolto di Circleville

Lettere anonime e intimi segreti. Chi fu il ricattatore anonimo che turbò la quiete di una tranquilla cittadina dell’Ohaio?

Qualcuno ti osserva, non ha un volto, non ha un nome, tu non sai chi è, ma lui lo sa fin troppo bene… “Il mistero irrisolto di Circleville”, lettere dall’inferno.

Svegliarsi un mattino e ricevere una lettera anonima, contenente minacce e particolari privati della propria vita, deve essere qualcosa di davvero destabilizzante.

Tutti abbiamo qualche piccolo scheletro nell’armadio, ma nessuno si aspetta che prima o dopo qualcuno lo usi per ricattarci, sopratutto se si tratta di ricatti morali.

Se poi, chi ci tiene in pugno, non ha nè un’identità nè una motivazione, il tutto diventa ancora più angosciante.

Quando è una città intera a vivere una situazione come questa, o è la trama di un thriller di serie B, o è il sottile disegno criminale di una mente malata in cerca di vendetta.

Vendetta, delirio di onnipotenza, un oscuro segreto…Chi è l’occhio attento del “grande fratello” di Circleville? Qual’è il suo scopo?

Un incubo arrivato per posta: il caso di Mary e Ron

Circleville è una piccola e anonima cittadina dell’ Ohaio che alla fine degli anni ‘70 fu protagonista di un bizzarro fatto di cronaca, un mistero che ad oggi non ha trovato soluzione.

Nel 1976, l’autista di autobus Mary Gillispie, riceve una missiva anonima, spedita dalla vicina Columbus, dal contenuto angosciante.

Il misterioso mittente faceva presente alla giovane di essere a conoscenza della sua relazione extraconiugale con il sovrintendente scolastico.

Il messaggio era chiaro, o la storia sarebbe volta al termine nel più breve tempo possibile, o qualcosa di spiacevole sarebbe potuto accadere.

Chiunque avesse spedito quella lettera sapeva anche che Mary aveva dei bambini e conosceva bene la sua abitazione.

Nei giorni successivi arrivarono altre 2 lettere dal contenuto simile, ma Mary considerò il fatto irrilevante e le archiviò come il dispetto di una collega gelosa.

La situazione iniziò a diventare seria quando Ron, il marito di Mary, trovò nella cassetta delle lettere una busta a suo nome. Il contenuto del messaggio fu molto più diretto:

Se non intervieni per troncare la relazione fra tua moglie e il sovrintendente potrebbe capitarti qualcosa di molto spiacevole!”

Il paese è piccolo e la gente mormora. La relazione clandestina divenne il fatto più chiacchierato di Circleville, ma nonostante tutto, Ron, decise di credere alla moglie ed ignorare l’accaduto.

La reazione presumibilmente inaspettata di Ron portò come conseguenza l’arrivo di una nuova lettera che esprimeva il pieno disappunto del mittente.

Gillispie, hai avuto 2 settimane e non hai fatto nulla. Falle ammettere la verità è informa il consiglio scolastico. In caso contrario, trasmetterò la vicenda alla radio, alla televisione, tramite poster, cartelli e cartelloni pubblicitari finché non verrà fuori la verità”.

Il mistero irrisolto di Circleville : il contrattacco dei Gillispie

A questo punto, la situazione non poteva più essere ignorata, bisognava mettere fine a quello che stava per diventare un incubo.

I coniugi decisero di non coinvolgere le forze dell’ordine, anche perché si erano fatti un’idea su chi potesse essere l’autore delle minacce, un ragazzo conoscente della coppia.

Si riunirono insieme alla sorella di Ron, il marito Paul Freshour e la sorella di quest’ultimo per escogitare un piano di contrattacco.

Inviarono al presunto colpevole 4/5 lettere dove dicevano di sapere chi fosse e cosa stesse facendo, nulla di violento o provocatorio, ma lasciando comunque intendere che non si sarebbero sottomessi ne a lui ne a nessun altro.

Li per li sembrava che tutto fosse tornato alla normalità, ma fu un’illusione, la pace durò solo per un breve periodo, quello che sarebbe accaduto da lì a poco è ciò che segnerà questa storia.

Il 19 agosto 1977 Ron ricevette una telefonata, anche se non c’è una certezza totale, pare che dall’altro capo del telefono ci fosse proprio il sospettato dal gruppo. Dopo una breve conversazione, l’uomo uscì per incontrare il suo “nemico”

Ron uscì portando con se il proprio revolver, montò sul pick-up di famiglia e si diresse verso una destinazione che volle rivelare ai figli per non coinvolgerli.

Quella destinazione rimarrà sconosciuta, Ron non arrivò mai dal suo aguzzino, durante il tragitto perse il controllo del veicolo schiantandosi contro un albero e morendo sul colpo.

La polizia archiviò il caso come un fatale incidente stradale, nonostante emersero dei particolari dubbi sulla ricostruzione della dinamica dei fatti e fu rilevato che la pistola di Ron aveva sparato di recente.

Cosa sia successo davvero, così come l’identità del giovane, sono tutt’ora segreti che Ron si è portato nella tomba.

Il mistero irrisolto di Circleville, l’incubo continua.

Questa tragica vicenda, però, non è la conclusione, ma l’inizio del mistero che ha portato la cittadina di Circleville agli onori della cronaca locale.

Dopo un periodo relativamente breve, il nuovo soggetto ad essere preso di mira fu lo sceriffo, accusato di aver insabbiato il caso per chissà quale tornaconto personale.

Dai rapporti sull’incidente, redatti dallo stesso sceriffo, infatti, si legge che Gillispie fosse completamente ubriaco, superando il limite consentito di 1 volta e mezzo, cosa ampiamente smentita da amici e parenti di Ron.

L’uomo non era un bevitore, raramente si concedeva un brindisi è il giorno della tragedia era completamente lucido.

Se aggiungiamo il particolare del proiettile sparato dalla pistola della vittima e le incongruenze nella dinamica, è palese che il rapporto sull’accaduto fu viziato, ma per quale ragione?

Anche per Mary la tregua dalle lettere terminò, le accuse sulla sua relazione, con l’insinuazione che la relazione continuasse anche dopo la morte del marito continuarono finché i 2 amanti non ammisero pubblicamente la loro relazione.

Il mistero irrisolto di Circleville: dalle minacce alle violenze

Mery dovette far fronte ad un periodo pesante, ma riuscì a mantenere il lavoro e poco alla volta sembrava che la normalità si sarebbe ristabilita.

Purtroppo questa normalità venne interrotta nuovamente nel giugno del 1983, quando la donna divenne vittima della fase successiva della pazzia del suo carnefice.

Durante il tragitto percorso quotidianamente da Mary, iniziarono gradualmente a comparire cartelli di varia natura, alcuni minatori, altri provocatori ed altri ancora con immagini e scritte di cattivo gusto.

Più la donna ignorava quei messaggi espliciti con la speranza che prima o poi sarebbero andati a scemare, più questi diventavano più numerosi ed offensivi, fino a che, l’attenzione si spostò da lei al defunto marito ed infine alla figlia.

Arrivati a tanto, Mary perse la pazienza, dinnanzi ad un poster decisamente volgare, dedicato alla figlia, scese dall’autobus e strappò il cartellone con violenza.

Con sua sorpresa trovò una scatola con scritto il suo nome, quando la aprì, lo stupore divenne terrore, al suo interno c’era una pistola rivolta verso di lei.

Il peggio doveva ancora arrivare, ciò che lasciò la donna in uno stato di massimo turbamento fu scoprire a chi apparteneva l’arma.

Dopo un semplice esame, la polizia risalì al colpevole, Paul Freshour, che nel frattempo aveva divorziato dalla moglie, la sorella di Ron.

L’uomo respinse le accuse dichiarando di non sapere dove fosse la sua pistola e che probabilmente non ne era più in possesso da anni.

La svolta, il processo e l’arresto, ma le lettere continuano ad arrivare…

Il 25 febbraio del 1983, Paul farà il test calligrafico, ma non avrà nessuna rilevanza. Al test seguirà una perquisizione in garage dove verranno trovati dello spago e della polvere da sparo, cose comuni a moltissimi garage.

Questo basta per portare un uomo davanti ad un giudice con più capi d’imputazione? Per lo sceriffo di Circleville si.

Il 24 ottobre del 1983 Freshour fu processato e con la testimonianza del suo capo che dichiarò che il giorno in cui Mary trovò la scatola con l’arma al suo interno, scattarono le manette.

La condanna fu per tentato omicidio, dai 7 ai 25 anni e gli furono imputate anche TUTTE le lettere minatorie.

Paul scontò 10 anni in carcere, fino al maggio del ‘94, nonostante le prove di scarso valore giuridico. Continuò a dichiararsi innocente, ma non venne creduto.

La cosa più incredibile è che, durante la sua carcerazione le lettere continuarono ad arrivare e ne ricevette un paio lo stesso Paul.

Una di questa recitava:

Ora, quanto hai intenzione di credere che non uscirai di lì? Te l’ho detto 2 anni fa. Quando li impostiamo, restano impostati. Non ascolti?”.

Paul Freshour morì nel 2012 e con la sua morte anche il caso delle lettere anonime.

Il mistero irrisolto di Circleville, nuove lettere nuove minacce, ne sentiremo ancora parlare?

Con la morte di Paul, sembra che tutta questa vicenda si sia conclusa. Come sempre ci sono più domande di quando il caso è stato aperto.

Molti punti sono ancora da chiarire, la morte di Ron, la scatola di Mary, la dubbia colpevolezza di Paul e sopratutto il vero mittente delle lettere.

A quanto pare, però, il caso è chiuso solo sulla carta( se mi passate il gioco di parole), infatti, le lettere non sono davvero cessate con la morte di Paul.

Di questo caso si sono occupate molte testate, ma il sito UNSOLVED MYSTERIES fu quello che si interessò maggiormente, tenendo sempre aggiornata la sua utenza.

Nel dicembre del 1993, la redazione riceve una strana cartolina dal contenuto inequivocabile:

“Dimentica Circleville, se vieni in Ohaio pagherai con la vita”.

La firma sottostante è The Circleville Writer.

Chi ha minacciato la redazione di UNSOLVED MYSTERIES? Forse il mittente originale o forse un emulatore. Magari, addirittura, è una trovata del sito per non far morire la vicenda di Circleville, chi lo sa!

Qualunque sia la risposta, che non ci è dato sapere, il mistero irrisolto delle lettere anonime di Circleville è un caso chiuso…almeno fino alla prossima lettera.

La Pasqua rosso sangue di James Ruppert
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