Uomo vuole inviare il suo DNA sulla Luna per essere studiato dagli alieni

Kenneth Ohm, professore di fisica, ha deciso di mandare il suo DNA sulla superficie lunare, perchè in futuro possibili alieni possano studiarlo.

Secondo Kenneth Ohm, in futuro le sue ceneri potrebbero servire agli alieni e quindi il suo piano è di farle inviarle sulla Luna, dopo la sua morte.

Nell’universo delle opzioni post mortem, che spaziano dall’acquamazione al congelamento criogenico, emerge una scelta peculiare e intrigante: inviare i resti nello spazio.

Recentemente, un nuovo capitolo in questa storia è stato scritto quando il professore di fisica Kenneth Ohm, ha dichiarato il suo piano di inviare il suo DNA sulla Luna dopo la sua morte. Le ragioni del desiderio di Ohm sono sorprendenti e illustrano la peculiarità che permea le scelte contemporanee riguardo alla nostra esistenza oltre la vita.

La pratica di inviare ceneri nello spazio è diventata una tradizione con compagnie funebri spaziali come Celestis che, dal 1994, effettua lanci di resti umani in varie orbite, tra cui l’orbita terrestre, lo spazio profondo e persino la Luna.

Nomi illustri come Nichelle Nichols, Gene Roddenberry e L. Gordon Cooper scelsero questo viaggio come luogo di riposo finale, segnando la convergenza tra la celebrazione della vita e il vasto cosmo.

Lo scopo di Kenneth Ohm

In un’intervista rivelatrice con il New York Times, Kenneth Ohm ha condiviso una prospettiva unica dietro la sua decisione di inviare il suo DNA sulla superficie lunare. Oltre al desiderio di fornire alla sua famiglia un collegamento con la Luna, Ohm ha delineato uno scopo “pratico”.

Immagina un futuro lontano in cui esseri alieni o civiltà avanzate potrebbero scoprire il loro materiale genetico, speculando sui possibili usi, dalle mostre negli zoo intergalattici alla creazione di un esercito di cloni di “Ken Ohm” dispersi in tutto l’universo.

L’audacia della visione di Ohm, anche se può non sembrare del tutto seria, evidenzia il fascino umano per l’ignoto e il trascendentale. Anche se creare un esercito di cloni è un’ipotesi stravagante, l’atto di inviare resti umani nello spazio è ancora un modo unico per celebrare la vita.

Questa pratica unica combina elementi di una cerimonia commemorativa con uno spettacolo cosmico, fornendo una nuova prospettiva su come gli esseri umani cercano di superare i limiti terreni verso l’infinito.

In un mondo in cui le opzioni per un destino postumo sono vaste quanto l’universo stesso, la storia di Kenneth Ohm aggiunge un capitolo bizzarro e accattivante. La sua speranza che gli alieni possano trasformare il loro DNA in un’eredità intergalattica non solo sorprende, ma invita anche a riflettere su cosa significa vivere, cosa significa morire e come le nostre scelte trascendono i confini della vita terrestre.

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Marco Buoso è un esperto del mistero a livello internazionale, con grande esperienza nelle indagini. Il suo contributo è molto importante per il team, considerato uno dei più saggi e dotato di grande saggezza. Buoso ha dedicato la sua vita alla ricerca e alla comprensione dei fenomeni paranormali e misteriosi, accumulando una vasta conoscenza e competenza in questo campo. Attualmente si trova in Brasile dove sta investigando su alcuni fenomeni paranormali, mettendo a disposizione la sua esperienza e la sua competenza per portare alla luce la verità su questi misteri.
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