Project Warlock: la nostra recensione

Beh, diciamolo subito, se avete amato Doom, parliamo dei primi, questo titolo lo giocherete interrottamente…

Project Warlock è un titolo della Buckshot Software, sponsorizzato da Retrovibe, Crunching Koalas, Gamingcompany Limited per console e computer.

Noi lo abbiamo giocato su Computer e vi vogliamo raccontare la nostar esperienza, ma non prima di mostrarvi il trailer e la trama presa da Steam.

Trama

Un uomo e le sue pistole. Diventa un misterioso Warlock che si imbarca in una pericolosa missione per sradicare tutto il male. 

Metti il ​​dito sul grilletto e viaggia attraverso il tempo e lo spazio per scatenare il caos come nei giorni d’oro degli sparatutto in prima persona frenetici e adrenalinici, agganciandoti per ore di super divertente carneficina. 

Facciamo rock and roll!

Esplora 60 vasti livelli in cinque ambientazioni, dalla base ghiacciata dell’Antartide alle sabbie dell’Egitto, alle corti e ai cimiteri dei castelli medievali. 

Trova le chiavi per sbloccare i passaggi, rivela i nascondigli segreti con munizioni e oro, usa gli ascensori e i pulsanti nascosti per accedere a nuove aree. 

Infine scendi all’inferno per affrontare la sfida finale ed esci vittorioso.

Combatti tonnellate di nemicidai demoni volanti ai robot a cinque piani, ai muri che schizzano e ai pavimenti con il loro sangue e pezzi. 

Schiva proiettili e proiettili, escogita strategie e armi che funzionano meglio contro ciascuno dei cattivi cattivi. 

Impara le loro mosse e resta un passo avanti per sopravvivere attraverso i livelli. Affronta mega boss in vaste arene finali per completare ogni mondo.

Il GamePlay di Project Warlock

Uno sparatutto in prima persona frenetico, proprio come piace ai migliori players del mondo, niente spiegazioni e fin dall’inizio, mostri da distruggere.

Non c’è una trama o una spiegazione e questo mi piace molto, così con uno strano tridente bisogna fare piazza pulita, peccato i 50 colpi iniziali pensavo, ma poi ho scoperto l’amore per le armi bianche.

Coltello e accetta rendono tutto più splatter e adrenalinico.

Dopo venti minuti di gioco vuoi solo vedere a terra e a pezzi ogni cosa che si muove, senza un valido motivo, almeno noi non lo sappiamo.

Ci sono grandi edifici con molte porte di diverso colore, ovviamente bisognerà trovare delle chiavi facendosi strada a suon di colpi di qualunque cosa, tipo un Desert Eagle che ho amato fin da subito.

Ci sono vari modi per affrontare i nemici, ad esempio sparando a delle casse di esplosivo oppure, risparmiando colpi e punendoli selvaggiamente con il coltello.

Nonostante sia in stile indie, il gioco scorre velocemente come è giusto che sia al giorno d’oggi, in più i dettagli seppur pixellosi, non mancano nell’ambiente e nelle creature.

Non mancano i boss e la difficoltà che molto lentamente aumenta, ma su questo torniamo dopo quando diremo il nostro personale parere, anche perché oltre allo stile indie, è indie nell’anima.

Grafica e audio di Project Warlock

Come detto due righe più sopra, è un titolo stile indie, quindi la grafica è stata appositamente studiate per sembrare un retrogame, solo che con la tecnologia moderna è molto più giocabile.

La grafica ha molti più colori e definizione, gli effetti sono più precisi e le creature femminili sono comunque attraenti oltre che spaventose.

Per quanto riguarda il reparto audio, a stenti teniamo lo stile old school, perché comunque c’è molto di moderno a suoni e musica, ma questo forse è un lato positivo, perlomeno per me.

La nostra recensione di Project Warlock

Beh, anche se è banale, bisogna per forza definirlo bellissimo, proprio da screenshot e poi inquadrarli.

Molto gaming e regala ore di divertimento sano, proprio come negli anni 90, permette di sognare e sentirsi vincitori dopo aver sparato almeno 500 colpi e accoltellato tutto!

Super godibile per gli amanti dello sparatutto ed è da un po’ di recensioni che dopo aver giocato per parlarne, torno a giocarci, insomma il piacere ha superato la critica e il lavoro.

Ha dei difetti, come avevo accennato un po’ più sopra, è indie nell’anima non solo nell’aspetto.

Questo rende le cose difficili, quando proprio come un tempo, abbiamo un tot di vite e poi si ricomincia da capo, come se nulla fosse stato fatto.

Questa cosa si poteva evitare o almeno metterla opzionabile.

Negli anni 90, nella libreria media dei player c’erano 10 giochi, ognuno di questi era stato rigiocato 100 volte, quindi anche se si tornava al principio dopo il game over non avevamo di meglio da fare che ricominciare.

Ma oggi è tutto diverso, un player medio se perde e deve incominciare dall’inizio ogni volta, prima o poi si stufa e apre la grande e vasta libreria infinita e cambia titolo, lasciando alla polvere virtuale Project Warlock.

Ecco il nostro voto finale

Prima però volevamo ringraziare per la key di gioco ricevuta ricordando che non influisce mai sul nostro giudizio.

Ecco altre nostre recensioni:

The Company man – La nostra Recensione
Donovan Rossetto ama l'informazione, ma è anche un videogiocatore e scrittore. Con una vasta conoscenza dell'industria videoludica, Rossetto offre una prospettiva unica e interessante su entrambi i temi. Inoltre, come scrittore, Rossetto ha saputo combinare la sua passione per gli UFO e i videogiochi in una serie di articoli e libri che hanno appassionato i lettori di tutto il mondo.
Iscriviti
Inviami notifiche
0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
0
Ehi Sicarios! Vogliamo un tuo parere, lasciaci un commento!x