Onward: la nostra recensione Oculus Quest 2

Di certo uno dei migliori sparatutto per realtà virtuale finora, ma ecco i molti perchè…

Onward è un titolo Downpour Interactive e Coatsink per Oculus Quest, noi ci abbiamo giocato e ci stiamo giocando, su Oculus Quest 2, lo Standalone di Facebook, cioè senza collegamenti al computer e soprattutto senza cavi di alcun genere. Ho voluto precisare la mancanza di cavi e computer, proprio per farvi capire quanto si è liberi nel movimento mentre siamo in battaglia.

Fin da subito mi ha molto ricordato il titolo CS:GO, questo è già un punto aggiuntivo, infatti Counter Strike è uno dei migliori titoli sparatutto tecnici di sempre, ove oltre che a una buona mira, serve concentrazione e sangue freddo, beh in versione Oculus cambia tutto.

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Abbiamo la possibilità di giocare in solo, multiplayer o fare i classici tutorial, necessari per capire i comandi.

Fin da subito voglio precisare che dovremo svolgere ogni più minimo movimento o compito da soli, come la carica delle nostre armi, quindi teniamo premuto A per far cadere il caricatore vuoto, afferriamo il nuovo caricatore dal nostro giubbotto con la mano, lo inseriamo nello slot arma e poi carichiamo il primo proiettile, insomma tutte piccole azioni che non si vedono nei videogames.

Nel nostro giubbotto anti-proiettile abbiamo degli spazi per siringhe di vita, bombe a mano, fumogeni, munizioni e reggi arma principale, nella cintura poi abbiamo la pistola, un tablet per la mappa e un trasmettitore per parlare con la squadra.

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Ogni arma e abbigliamento e personalizzabile, infatti possiamo scegliere come potenziarla, dal mirino al silenziatore, anche quello che ci portiamo in azione è di nostra scelta, quindi visore notturno oppure delle granate aggiuntive.

È tutto molto realistico, infatti bastano pochi colpi per finire a terra, quindi è meglio cercare dei browser che accettino il respawn, altrimenti dovremo attendere la fine del round.

Oculus Quest 2 non delude le aspettative e il miglior gioco di accompagnamento è di certo Onward.

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L’audio è preciso, gli spari, gli altri suoni realistici rendono il gameplay ancora più gratificante e la grafica non ha nessun tipo di problema, quest’ultima è importante nei titoli per VR, altrimenti si potrebbe incorrere in mal di testa o nausee, beh Downpour Interactive e Coatsink non hanno giocato brutti scherzi con il loro titolo.

Ogni missione ha una durata variabile, ma stiamo intorno ai 20/25 minuti per match, ovviamente passeranno in un lampo e vi ritroverete con il visore che desidera una carica prima ancora che possiate ambientarvi nell’ambiente di guerra.

Le mappe sono per la maggior parte molto grandi, un po’ di più delle mappe di CS:GO, ma non grandi quanto quelle dei Battle Royale e nessuno è così forte da farti sentire a disagio, ognuno ha la sua abilità, ad esempio io avanzo pian piano stando sempre molto coperto e basso, letteralmente basso, cioè le mie ginocchia strofinano il pavimento per la gioia della mia lavatrice e con un buon mirino sparo a 3 colpi a buona distanza, portando a casa circa 8 kill a partita.

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Per muoverci useremo l’analogico sinistro, mentre per girarci non esiste nessun tasto, dovremo realmente girarci, quindi bevetevi una buona bibita energizzante prima, perchè qui il gameplay è tutto una sudata.

Ecco la nostra recensione di Onward per Oculus

Unico e obbligatoriamente necessario nella libreria, per giocare con gli amici basta scegliere un browser uguale e il gioco è fatto.

A volte è lento con i server e fatica a trovarli, ma basta saper attendere qualche minuto e tutto si sistema, ci gioco con una connessione bassissima e non ho trovato nessun grave problema o lag, quindi è perfetto.

Se vi piacciono le armi qui imparerete a conoscerle meglio e se volete una vera esperienza di guerra strategica, beh questo titolo è perfetto.

Parleremo ancora di Onward, suggerendo tattiche e qualche trucchetto nelle mappe, ma per ora vi lasciamo al nostro voto conclusivo…

Ecco a voi un’altra nostra recente recensione…

Nioh 2 The Complete Edition: La nostra recensione
Donovan Rossetto ama l'informazione, ma è anche un videogiocatore e scrittore. Con una vasta conoscenza dell'industria videoludica, Rossetto offre una prospettiva unica e interessante su entrambi i temi. Inoltre, come scrittore, Rossetto ha saputo combinare la sua passione per gli UFO e i videogiochi in una serie di articoli e libri che hanno appassionato i lettori di tutto il mondo.
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