La misteriosa scomparsa della nave SS Marine Sulphur Queen

Oggi parliamo della SS Marine Sulphur Queen, la nave cisterna scomparsa con 39 passeggeri a bordo, in Florida.

Uno dei misteri marittimi più sconcertanti del 20° secolo è la scomparsa della SS Marine Sulphur Queen, una nave cisterna sparita nello stretto della Florida nel 1963, con 39 membri dell’equipaggio a bordo.

La nave trasportava un carico di zolfo fuso, una sostanza altamente infiammabile e corrosiva che richiedeva movimentazione e attrezzature speciali. Ciò che accadde alla nave e al suo equipaggio rimane ancora oggi un mistero, nonostante indagini e ricerche approfondite.

Nonostante la chiara causa del disastro, una versione imprecisa e incompleta della scomparsa della nave, viene spesso utilizzata per giustificare le cospirazioni del Triangolo delle Bermuda.

La storia

La SS Marine Sulphur Queen fu originariamente costruita come SS Esso New Haven, una nave cisterna T2 che trasportava petrolio durante la seconda guerra mondiale. Nel 1960 fu convertito per trasportare zolfo fuso, dalla Bethlehem Steel Company.

La trasformazione prevedeva l’installazione di un enorme serbatoio all’interno della nave, circondato da uno spazio vuoto e riscaldato da tubi di vapore. Il serbatoio era diviso in quattro serbatoi più piccoli, ciascuno contenente circa 3.800 tonnellate di zolfo a una temperatura di 124° C.

La nave aveva anche una sala pompe per lo zolfo, una sala di controllo e un sistema di sfogo del materiale.

Il 2 febbraio 1963, la SS Marine Sulphur Queen partì da Beaumont, Texas, diretta a Norfolk, Virginia, con un carico di 15.260 tonnellate di zolfo fuso. La nave aveva un equipaggio di 39 uomini, principalmente provenienti dal Texas e dalla Louisiana. Il capitano era Francis X. Callahan, un marinaio veterano con 25 anni di esperienza.

L’ultima comunicazione della nave risale al 4 febbraio, quando inviò un messaggio radio di routine indicando la sua posizione a 25°45′N 86°00′W, a circa 150 miglia a ovest di Key West, in Florida. Il tempo era tempestoso, con forti venti e onde alte. L’arrivo della nave a Norfolk era previsto per l’8 febbraio.

Il 6 febbraio, quando la nave non è riuscita a segnalare la sua posizione, la Guardia Costiera ha avviato un’operazione di ricerca e salvataggio. La ricerca ha coperto un’area di 100.000 miglia quadrate, coinvolgendo aerei, elicotteri, navi e sottomarini.

Le uniche tracce trovate della nave erano alcuni giubbotti di salvataggio, anelli di salvataggio, zattere e detriti. Alcuni dei detriti contenevano tracce di zolfo. Nessun corpo o sopravvissuto è mai stato trovato.

La Guardia Costiera ha interrotto le ricerche il 25 febbraio, dichiarando la nave e il suo equipaggio dispersi in mare.

Le indagini

La Guardia Costiera ha avviato un’indagine sulle cause della scomparsa della nave. Questa ha rivelato che la nave aveva precedenti di problemi e incidenti legati al suo carico di zolfo, presentava frequenti perdite e incendi nel suo sistema di zolfo, causando danni allo scafo e alle attrezzature. L’equipaggio si lamentava spesso delle pessime condizioni della nave e della mancanza di misure di sicurezza.

L’indagine ha concluso che la SS Marine Sulphur Queen, non era idonea alla navigazione e non poteva navigare con zolfo fuso. Ha suggerito quattro possibili cause per il disastro:

– Un cedimento strutturale dovuto a corrosione o stress che ha causato la rottura della nave.

– Un’esplosione o un incendio dovuto a una perdita o rottura nel sistema dello zolfo che ha acceso i vapori infiammabili.

– Una perdita di stabilità dovuta allo spostamento o allo spostamento del carico di zolfo che ha ribaltato la nave.

– Una combinazione di uno qualsiasi dei fattori sopra indicati.

L’inchiesta ha anche criticato il proprietario della nave, la Marine Transport Lines Inc., per negligenza e mancanza di supervisione. Questa ha negato ogni responsabilità e ha attribuito la perdita alle intemperie e a forze sconosciute.

Risarcimento

La memoria della SS Marine Sulphur Queen e del suo equipaggio, è onorata da una targa commemorativa al Beaumont Maritime Museum in Texas.

La tragedia è stato anche collegata al fenomeno del Triangolo delle Bermuda, poiché alcune persone credono che la nave sia stata vittima di qualche forza paranormale o soprannaturale in quella regione. Tuttavia, non ci sono prove a sostegno di questa teoria.

Le famiglie dei membri dell’equipaggio dispersi hanno intentato causa contro il proprietario della nave, chiedendo risarcimento e giustizia. Il contenzioso durò anni, finché nel 1971 non fu raggiunto un accordo. Le famiglie ricevettero 325.000 dollari ciascuna.

Molti hanno ipotizzato che la SS Marine Sulphur Queen sia stata vittima di pirati o sabotaggio. Sebbene fosse stata perquisita a fondo dalla Guardia Costiera degli Stati Uniti, non fu mai trovato alcun relitto, rendendola una delle sparizioni più intriganti e misteriose della storia marittima.

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Oweynagat: la “porta dell’inferno” irlandese
Marco Buoso è un esperto del mistero a livello internazionale, con grande esperienza nelle indagini. Il suo contributo è molto importante per il team, considerato uno dei più saggi e dotato di grande saggezza. Buoso ha dedicato la sua vita alla ricerca e alla comprensione dei fenomeni paranormali e misteriosi, accumulando una vasta conoscenza e competenza in questo campo. Attualmente si trova in Brasile dove sta investigando su alcuni fenomeni paranormali, mettendo a disposizione la sua esperienza e la sua competenza per portare alla luce la verità su questi misteri.
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