Le scarpe di pelle di bandito, una macabra realtà

La storia del bandito che dopo la sua esecuzione divenne un paio di scarpe

Una fuorilegge astuto, una lunga latitanza, un’esecuzione improbabile e uno scienziato ossessionato…Le scarpe di pelle di bandito, quando la realtà supera l’immaginazione!

Sto per raccontare una storia realmente accaduta alla fine dell’800 che inizia come tante, ma si conclude nel modo più assurdo che si possa immaginare.

La bizzarra fine di un noto malvivente diventa leggenda per la sua macabra unicità, un colpo andato male che si conclude con un paio di scarpe di pelle di bandito.

Le sue folli pensate di un medico degne di un horror di serie B e un fuorilegge latitante famoso in tutto il paese, chi sará fra i 2 la mente criminale?

Le scarpe di pelle di bandito: ecco come tutto ebbe inizio

Questa è la storia di George Parrot, conosciuto George Francis Warden, George Manuse, o più comunemente come Big Nose George, un astuto malvivente e l’assurda fine che fece dopo la sua morte.

Ciò che fece rimanere il suo nome impresso nella memoria degli americani dell’epoca, infatti, fu ciò che accadde al suo cadavere dopo la sua esecuzione tramite impiccagione.

Big Nose George era un componente di una temuta banda di ladri che operava principalmente nel Wyoming, specializzata negli assalti alle diligenze. Conoscevano ogni percorso e puntualmente ripulivano i viaggiatori di ogni loro bene.

Il 16 Agosto 1878 era in programma un colpo di alto livello che avrebbe arricchito tutta la banda, l’assalto ad un treno della Unione Pacific.

Il piano era quello di manomettere le rotaie in un determinato punto del percorso per farlo deragliare in una zona isolata e “svuotarlo” in tutta tranquillità.

Purtroppo per loro, però, qualcosa è andato storto, nel momento in cui erano intenti a manipolare il binario, un addetto alla manutenzione vide tutto.

Ovviamente, preso dalla paura, non intervenne, ma comunicò immediatamente l’accaduto a chi di dovere rovinando i piani della banda.

Fu così che i 7 banditi, appostati nella boscaglia, videro il loro bottino sfumare mentre gli operai ripristinavano le rotaie sotto i loro occhi.

La caccia all’uomo ha inizio…

I malviventi furono riconosciuti per via della loro fama e partì una caccia all’uomo in tutto lo stato, con una taglia di 10.000 $ per la cattura, vivi o morti.

Uno ad uno,i banditi vennero catturati o uccisi, una taglia di quella portata non sarebbe certo potuta passare indifferente.

L’unico a sfuggire ai cacciatori di taglie fu Giorge Big Nose che molto probabilmente si sarebbe salvato se non si fosse malauguratamente tradito da solo.

Come spesso accade, anche i più astuti cadono vittime delle loro debolezze e il nostro Big Nose non fu da meno.

Mentre si trovava in una locanda nel Montana si ubriacò e iniziò a vantarsi delle sue malefatte, compreso il colpo saltato all’ultimo momento.

Lo sceriffo della contea fu immediatamente avvisato tramite telegramma e scattarono le manette per Big Nose la sera stessa dando inizio alla parte interessante di questa vicenda.

La fine di Big Nose George

Dopo un processo per direttissima, dove fu dichiarato colpevole di diversi crimini, il nostro George fu condannato all’impiccagione il 2 ottobre 1881.

La carcerazione, però, non fu per nulla tranquilla, tentò addirittura di evadere nel marzo del 1880 creando un grande scompiglio tra gli abitanti.

Un gruppo di uomini presero d’assalto la prigione con il tentativo di linciare il bandito,. Le guardie decisero di trascinare George fino ad un vicino palo del telegrafo per impiccarlo.

Incredibilmente i primi 2 tentativi fallirono, ma alla fine, al 3° tentativo si concluse la vita del famoso malvivente Big Nose George…o forse no.

Lo scienziato pazzo e le scarpe di pelle di bandito

Solitamente, i fuorilegge dell’epoca, erano persone senza fissa dimora e senza famiglia e George non faceva eccezione, nessuno reclamò le sue spoglie.

Il cadavere rimase in custodia del dottor Thomas Maghee e del dottor Jhon Osborn, che ne approfittarono subito per vivisezionarlo e studiare il suo cervello.

Mentre il dottor Maghee si attenne ad protocollo ben preciso, il dottor Osborn divenne ossessionato dalla figura di Big Nose adottando una serie di comportamenti piuttosto ambigui.

Per prima cosa, modellò con del gesso il volto del bandito, poi sfilò la pelle di cosce e torace e la inviò ad una conceria insieme ai capezzoli, con istruzioni ben precise.

Si fece fare un paio di scarpe ed una borsa per ferri e medicinali, ma quando ricevette gli accessori e notò che non erano presenti i capezzoli, andò su tutte le furie dando di matto.

Indossò comunque le scarpe con orgoglio molto spesso e conservò le ossa di Big Nose in un barile di wiskey per un anno.

Il teschio venne diviso, la calotta cranica divenne un posacenere e la parte restante un fermaporta.

Nel 1892 il dottor Osborn divenne il primo governatore democratico del Wyoming sfoggiando le sue scarpe di bandito alla serata inaugurale.

Big Nose e le scarpe di pelle di bandito…

Al Carbonio Country Museum del Wyoming, ancora oggi, sono esposti il calco del viso, il teschio e le famose scarpe fatte con la pelle di Big Nose George.

Che dire, George Parrot, era il componente di una pericolosa banda di malviventi che ha rubato e ucciso.

La sua vita è stata movimenta, piena di colpi di scena, la sua morte fuori dalle righe, degna del suo personaggio.

Ci sarebbe molto da narrare sulle gesta di un malvivente dalle molte identità, intelligente e coraggioso, peccato che nulla di tutto ciò verrà mai tramandato.

Chi era George Parrot Big Nose?

Un astuto bandito dell’800, ricordato da vivo per il suo naso importante e da morto diventò famoso per le scarpe fatte con la sua pelle.

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