Google è accusata di razzismo e censura

Una ricercatrice nel campo dell’etica nell’intelligenza artificiale di Google, è stata licenziata, dopo aver criticato  l’azienda. Ecco i dettagli.

Timnit Gebru, una dipendente di Google, è stata licenziata dopo aver criticato l’azienda perchè metteva a tacere le voci marginali.

 A quanto pare, il licenziamento è stato deciso dopo un’e-mail, inviata dalla ricercatrice ai colleghi, dove esprimeva la sua frustrazione per la diversità presenti nel settore dell’intelligenza artificiale di Google.

Inoltre, ha interrogato gli amministratori della società sul rigore associato alle revisioni del loro lavoro, rispetto a quelli di altri colleghi, con altre origini e altro colore di pelle.

Più di 1.400 dipendenti di Google, insieme a più di 1.900 accademici e membri della società civile, venerdì hanno chiesto al gigante della tecnologia di spiegare perché ha licenziato un dipendente di colore, una ricercatrice che approfondiva le questioni etiche legate all’intelligenza artificiale (IA).

La lotta di Timnit Gebru non è recente, infatti ha co-fondato l’organizzazione no profit Black in AI . Questa ha lo scopo di aumentare la rappresentazione delle persone di colore nel campo dell’Intelligenza Artificiale. Inoltre, è stata coautrice, nel 2018, di un documento di riferimento sui pregiudizi della tecnologia per quanto riguarda l’analisi facciale dei toni della pelle più scuri.

Inoltre, Timnit Gebru sostiene che le aziende tecnologiche dovrebbero garantire che i sistemi di intelligenza artificiale, progettati per imitare la scrittura e la parola umana, migliorino anche per quanto riguarda i pregiudizi storici.

Come si difende Google?

Contrariamente a quanto presentato da Timnit Gebru, il capo dell’unità di Intelligenza Artificiale di Google, Jeff Dean , ha dichiarato in una mail, indirizzata allo staff, che la ricercatrice aveva minacciato di dimettersi. 

Nonostante contraddicesse quanto detto da lei, molti dipendenti hanno espresso il loro sostegno a Timnit Gebru. Inoltre, chiedono che Google rafforzi il suo impegno per la libertà di espressione, indipendentemente dal colore della pelle.

Inoltre, mercoledì, il National Labour Relations Board ha presentato una denuncia, accusando Google di monitorare e interrogare illegalmente diversi lavoratori, che sono stati poi licenziati. Questo, per aver protestato contro le politiche dell’azienda, oltre che per il tentativo di organizzare un sindacato.

Sul documento a cui fa riferimento Timnit Gebru, sebbene i funzionari non comprendano la censura ad esso associata, Jeff Dean afferma che il lavoro di Timnit, non è stato semplicemente consegnato in tempo per la revisione ed è non poteva essere pubblicato senza il permesso di Google.

Sebbene l’unica manifestazione di Google di fronte a queste dimissioni sia stata l’email inviata allo staff da Jeff Dean, ha anche contestato alcun dei problemi citati da Timnit Gebru, poiché erano già stati risolti precedentemente.

Cosa ne pensate di questa vicenda? Fatecelo sapere sotto nei commenti

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Marco Buoso è un esperto del mistero a livello internazionale, con grande esperienza nelle indagini. Il suo contributo è molto importante per il team, considerato uno dei più saggi e dotato di grande saggezza. Buoso ha dedicato la sua vita alla ricerca e alla comprensione dei fenomeni paranormali e misteriosi, accumulando una vasta conoscenza e competenza in questo campo. Attualmente si trova in Brasile dove sta investigando su alcuni fenomeni paranormali, mettendo a disposizione la sua esperienza e la sua competenza per portare alla luce la verità su questi misteri.