For The King 2 recensione del titolo mix di genere

Rappresenta, a mio avviso, quel gioiello videoludico che spesso rimane in ombra.

Ancora ricordo la prima volta che ho messo le mani su questo titolo, e, sorprendentemente, non conosco molte altre persone che l’abbiano sperimentato. Tuttavia, posso affermare con certezza che si tratta di uno dei top nel panorama dei giochi di ruolo cooperativi. “For The King 2”, ora in beta test, non solo conserva l’essenza del primo “For the King”, ma arricchisce l’esperienza con nuove funzionalità. Pur mantenendo le radici dell’originale, spero vivamente che questo capolavoro possa attirare l’attenzione di molti altri giocatori.

Parlando di generi, “For The King 2” si presenta come un mix intrigante tra gioco di ruolo cooperativo, roguelike, strategico da tavolo e a turni. Ma queste parole da sole non rendono giustizia all’esperienza di gioco. Immaginalo come un RPG da tavolo digitalizzato, un’epica avventura fatta di duelli e magie, dove la tattica e la gestione delle risorse giocano un ruolo fondamentale, e dove il mondo e il tuo eroe prendono vita con dettagli sorprendenti.

For The King II - Curve Games

La meccanica a turni di “For The King 2” non riguarda solo i combattimenti, ma permea l’intera struttura di gioco. L’universo del gioco si dispiega su una vasta mappa esagonale che esplorerai passo dopo passo, affrontando missioni, scoprendo tesori e fronteggiando nemici sempre più formidabili. Ciò che mi ha veramente conquistato è la velocità e il dinamismo del gioco. Anche se tendenzialmente non sono un amante dei giochi di ruolo a turni, trovo che l’approccio roguelike di “For The King” offra un’esperienza sempre fresca e avvincente. Non è raro trovare la propria avventura che si conclude inaspettatamente a causa di un nemico imprevisto, ma ogni volta sono spinto dalla voglia di riprovarci e migliorare.

Sebbene sia possibile avventurarsi in solitaria, è la modalità cooperativa che dona a “For the King” il suo vero fascino distintivo. Ogni giocatore ha il compito di guidare un proprio eroe all’interno del gruppo, rendendo così ogni scontro a turni un’esperienza collettiva e sinergica. Le vittorie in “For the King” mi regalano un’emozione paragonabile a quella provata con titoli come “Baldur’s Gate 3” e “Divinity: Original Sin 2”, ma senza l’inevitabile profondità che questi ultimi richiedono. “For the King” rappresenta quell’RPG ideale per sessioni rapide: tu e i tuoi amici potete immergervi per qualche ora e uscirne pienamente appagati.

For the King 2 trailer shows off some of the sequel's new features | VGC

Il sequel introduce alcune novità meccaniche di rilievo. Ora, i combattimenti si svolgono su una griglia di dimensioni 4×2 e ogni eroe può effettuare un’azione di movimento extra durante il suo turno. Questa innovazione conferisce un ulteriore strato di tattica e strategia, assente nel primo capitolo. Infatti, i nemici vantano attacchi con pattern variabili e gli avventurieri possiedono capacità in grado di potenziare le caselle sul proprio lato del campo di battaglia. Questo approccio rappresenta una fusione inedita tra combattimenti a turni tradizionali e dinamiche strategiche, rendendo “For the King” un titolo unico nel suo genere. La struttura dei combattimenti mi ricorda, in qualche modo, una versione ritmata di “Mega Man Battle Network”, e devo ammettere che non riesco mai a stancarmene.

For the King 2″ porta con sé nuove classi e una maggiore profondità nel crafting, aspetti che ho trovato stimolanti da esplorare. All’avvio di una nuova sessione, i giocatori hanno la possibilità di selezionare il proprio equipaggiamento da un elenco condiviso di attrezzature iniziali. È possibile equipaggiarsi con armature e accessori che esaltano le peculiarità della propria classe, oppure optare per un approccio tattico, cercando di bilanciare i punti deboli. Personalmente, trovo intrigante sperimentare diverse combinazioni iniziali e adoro l’idea di sbloccarne di nuove con ogni tentativo fallito.

For The King II combines D&D with video games to create a compelling co-op  campaign - Dexerto

La difficoltà di “For the King 2” è in linea con il predecessore. La tensione cresce ad ogni turno, con i nemici che guadagnano livelli e diventano sempre più minacciosi. L’efficienza è la chiave: bisogna scegliere accuratamente quali battaglie affrontare, quelle che apportano veri benefici, e decidere saggiamente quali obiettivi prioritari perseguire. La vera sfida sta nel prendere decisioni strategiche, specialmente in modalità cooperativa, e questo è l’aspetto che rende “For the King 2” così affascinante. La soddisfazione deriva dalla comprensione e superazione di un percorso tortuoso, costellato da sconfitte, e dall’approccio sempre più ponderato ad ogni nuovo tentativo.

Tuttavia, alcune critiche rivolte al primo “For the King” persistono anche in questo seguito. Nel capitolo originale, gestire il posizionamento del proprio gruppo sulla mappa del mondo poteva diventare tedioso, costringendo a “sprecare” turni per far raggiungere ai compagni in ritardo la posizione desiderata. Questo aspetto non sembra essere stato significativamente migliorato nel sequel, sebbene vi siano accenni all’introduzione di un mezzo di trasporto chiamato “nave da terra”, che potrebbe potenzialmente risolvere tale problema.

Inoltre, il gioco presenta alcune spike di difficoltà imprevedibili, che diventano gestibili solo acquisendo una profonda conoscenza del titolo. L’interfaccia utente, purtroppo, risulta ancora una volta poco intuitiva e confusionaria. Sebbene normalmente non esprimerei critiche su un gioco in fase di beta chiusa, il fatto che anche il predecessore avesse una UI complicata rende questa osservazione pertinente. Esteticamente e a livello sonoro, “For the King 2” è molto simile al primo capitolo, il che potrebbe non piacere a tutti, ma personalmente sono entusiasta di avere l’opportunità di immergermi nuovamente in questo mondo.

Donovan Rossetto ama l'informazione, ma è anche un videogiocatore e scrittore. Con una vasta conoscenza dell'industria videoludica, Rossetto offre una prospettiva unica e interessante su entrambi i temi. Inoltre, come scrittore, Rossetto ha saputo combinare la sua passione per gli UFO e i videogiochi in una serie di articoli e libri che hanno appassionato i lettori di tutto il mondo.
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