Jonathan Lovette, il sergente rapito e mutilato dagli alieni

Oggi vi parlo del caso misterioso del sergente Jonathan Lovette, rapito dagli alieni e successivamente ritrovato morto, con gli arti mutilati.

Nel marzo 1956 il sergente Jonathan Lovette, insieme al maggiore William Cunningham, andò a raccogliere i resti di un missile, distrutto durante un test.

La coppia a bordo di una jeep raggiunse il posto, situato sulle dune di sabbia di White Sands, vicino alla base aeronautica di Holloman nel New Mexico.

Quando arrivarono nel punto in cui credevano di localizzare i resti del missile, entrambi si separarono in direzioni opposte. Pochi minuti dopo, Jonathan emise un grido inquietante, allarmando così il suo compagno William che rapidamente lo raggiunse per vedere cosa fosse successo.

Inizialmente, il maggiore credeva che Jonathan fosse stato morso da un serpente, poiché la regione ospitava diversi animali velenosi.

Quando arrivò sul posto però, fu sorpreso nel vedere il sergente afferrato da una creatura delle dimensioni di un uomo, ma simile a un serpente, che lo trascinava in un veicolo mai visto prima.

Questi aveva la forma di un disco con bordi arrotondati ma piatti, ed era di un colore argento luccicante e fluttuava nell’aria a circa 6 metri da terra.

Poco dopo, l’UFO (oggetto volante non identificato) decollò e sparì a una velocità incredibile.

Il maggiore corse alla jeep e via radio, riferì tutto ciò che aveva visto alla base aerea, che però non aveva registrato alcun movimento sul radar.

Le ricerche

Nei giorni successivi, i militari pensavano che William avesse ucciso Jonathan e nascosto il suo corpo, in mezzo alle dune si sabbia.

Tuttavia, nel posto non sono state trovate tracce di sangue, nè qualsiasi arma o oggetto contundente.

Il terzo giorno dopo la scomparsa, la squadra di ricerche trovò il cadavere di Jonathan Lovette, a 16 chilometri dalla base aerea, mutilato, con diversi membri recisi. 

I suoi occhi erano stati rimossi e anche la lingua, la sua identificazione è stata possibile grazie ai capelli e ai denti.

Lungo il suo corpo, gli era stata praticata un’incisione che partiva dal collo e arrivava alla regione dell’esofago.

Successivamente, l’autopsia ha rivelato che una buona parte del suo sangue era stata drenata meccanicamente; poiché, se questa perdita di sangue fosse dovuta a una lesione emorragica, sarebbe stato possibile identificare un’insufficienza vascolare, che però non c’era.

Documento nascosto?

Secondo alcune voci, esisterebbe un documento chiamato “Project Grudge Report 13”, che presumibilmente ha più di 600 pagine,che spiegano cosa sia successo al sergente Jonathan.

Il governo degli Stati Uniti, sembra negare l’esistenza di questa documentazione, ma un teorico della cospirazione di nome William Cooper e l’ex capitano William English hanno affermato di essere stati incaricati in passato, di analizzare il documento.

Il caso del sergente Jonathan rimane ancora oggi irrisolto, assieme a molti altri casi di rapimenti alieni che sembrano non avere prove concrete.

Qua sotto vi lascio un articolo che parla del caso di Antonio Villas Boas.

Antonio Villas Boas: l’uomo che fece sesso con un’aliena

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Marco Buoso è un esperto del mistero a livello internazionale, con grande esperienza nelle indagini. Il suo contributo è molto importante per il team, considerato uno dei più saggi e dotato di grande saggezza. Buoso ha dedicato la sua vita alla ricerca e alla comprensione dei fenomeni paranormali e misteriosi, accumulando una vasta conoscenza e competenza in questo campo. Attualmente si trova in Brasile dove sta investigando su alcuni fenomeni paranormali, mettendo a disposizione la sua esperienza e la sua competenza per portare alla luce la verità su questi misteri.
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