Villa Himuro: la casa più infestata del Giappone

Oggi vi parlo della villa Himuro, una residenza in Giappone dove, a causa di crimini commessi in passato, succedono fenomeni paranormali spaventosi.

La Villa Himuro, è una leggenda metropolitana giapponese, presumibilmente, basata su una storia vera. La leggenda narra di una casa dove accadevano orribili omicidi da parte di un’intera famiglia, durante il suo dominio. Considerato uno dei luoghi più infestati di tutto il Giappone, ha ispirato molte produzioni, una delle più famose è il gioco Fatal Frame.

Secondo alcuni racconti, la villa Himuro è una grande e tradizionale casa giapponese, la sua posizione esatta è sconosciuta, ma la leggenda la colloca in una regione rocciosa, appena oltre i confini della città di Tokyo. 

La villa era famosa per essere stata il luogo di una serie di omicidi, i più crudeli nella storia del Giappone. In questo luogo macabro, molte persone furono trovate morte, presumibilmente assassinate attraverso di un rituale.

Il rituale di strangolamento

La storia afferma che per diverse generazioni la famiglia Himuro avesse praticato rituali shintoisti antichi e dimenticati, ed erano stati banditi dal Giappone molto tempo fa. Uno di questi era chiamato “rituale di strangolamento” e prevedeva il sacrificio di una giovane donna. Il rito aveva lo scopo di proteggere la famiglia Himuro dal cattivo karma, che credevano uscisse da un portale situato nel cortile della villa.

Il rituale di strangolamento veniva eseguito ogni 50 anni per evitare che la maledizione del karma distruggesse la famiglia. Per evitare ciò, una ragazza veniva scelta alla nascita dal proprietario della casa per poi essere sacrificata in futuro. 

Veniva quindi isolata da qualsiasi connessione con il mondo esterno, in modo da non compromettere lo scopo del rituale; la ragazza era chiamata Nawa Miko cioè “fanciulla del Santuario della Corda”.

Il giorno del rituale di strangolamento, la ragazza, che aveva circa 15 anni, veniva portata al santuario della villa, dove le legavano delle corde intorno alle caviglie, ai polsi e al collo. 

Le corde erano attaccate a dei buoi o cavalli per strappare gli arti del suo corpo, smembrandola.  Successivamente mettevano le corde macchiate di sangue sullo stipite della porta. Credevano che con ciò avrebbero sigillato il portale per un altro mezzo secolo fino a quando il rituale non veniva ripetuto di nuovo.

Succede un imprevisto

Una volta, nel corso dei preparativi per il rito, la ragazza scelta per il sacrificio, finì per innamorarsi di un ragazzo che vedeva sempre dalla finestra della villa, durante l’isolamento. Il giovane stava cercando di trovare un modo per salvarla dal rituale. Secondo la credenza ritualistica, questo legame con l’esterno ha macchiato il suo sangue e il suo spirito e ha rovinato l’intero rito.

Il capo della famiglia Himuro, scoprendo l’amore della ragazza verso il ragazzo, andò su tutte le furie sconvolto. Responsabile di garantire il successo del rituale, temeva che sarebbe accaduto un disastro alla sua famiglia, così in un momento di rabbia e follia, estrasse la sua katana e uccise brutalmente tutti i famigliari, credendo di salvarli dalla maledizione del karma. Dopo il sanguinoso massacro, si è suicidato con la stessa katana.

Villa Himuro: i fenomeni paranormali

Le persone del quartiere hanno cercato di rimanere in silenzio per decenni sulla storia della Villa Himuro. Ma da allora, sono emerse notizie di una serie di strani eventi e fenomeni inspiegabili che si verificano nella proprietà.

La leggenda locale dice che le anime della famiglia assassinata vagano per la villa cercando di ripetere il rituale fallito, usando chiunque entri nella proprietà abbandonata, come sacrificio. 

La storia suppone che si vedano impronte di mani e schizzi di sangue sui muri, come se provenissero da dei tagli fatti con una spada. Molti hanno riferito di aver visto spiriti e apparizioni vestiti completamente di bianco sia di notte, che in pieno giorno.

Si narra che le persone che entrano nella casa, vengono trovate morte, con segni di corda attorno ai polsi e alle gambe. Sono stati trovati anche pezzi di corpi nella rete sotterranea di tunnel sotto la villa. Non si sa chi abbia realizzato questi tunnel o per quale scopo, ma le storie suggeriscono che venivano fatti i rituali anche in questo posto.

C’è anche la convinzione che, se una certa finestra della casa viene fotografata, nella fotografia compare l’immagine di un fantasma di una giovane ragazza in kimono.

Finzione o realtà, questi racconti fanno tutt’ora paura agli abitanti della zona e molti credono che chi si avventurerà in questo posto spaventoso, sarà maledetto per il resto della sua vita.

Conoscevate già questa terribile storia? Scrivetelo nei in basso.

Qua sotto vi lascio un articolo che parla del Massacro di Nantes.

Il terribile Massacro di Nantes

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Marco Buoso è un esperto del mistero a livello internazionale, con grande esperienza nelle indagini. Il suo contributo è molto importante per il team, considerato uno dei più saggi e dotato di grande saggezza. Buoso ha dedicato la sua vita alla ricerca e alla comprensione dei fenomeni paranormali e misteriosi, accumulando una vasta conoscenza e competenza in questo campo. Attualmente si trova in Brasile dove sta investigando su alcuni fenomeni paranormali, mettendo a disposizione la sua esperienza e la sua competenza per portare alla luce la verità su questi misteri.
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