La Sindrome di Gerusalemme, suggestione o c’è qualcosa di più?

La mente umana e i suoi misteri inspiegabili…

Cosa trasforma un turista appassionato in un profeta biblico in una manciata di secondi? La Sindrome di Gerusalemme, mistificazione o suggestione?

Un fenomeno psichico-religioso poco conosciuto, ma complesso e affascinante.

Nell’ultimo decennio, grazie anche a ricercatori e studiosi indipendenti come Biglino, la Bibbia torna ad affascinare le masse.

Come non portare all’attenzione una misterioso, mistico e particolare fenomeno come La Sindrome di Gerusalemme!

Cos’è “La Sindrome di Gerusalemme”?

La Sindrome di Gerusalemme è una manifestazione ‘mistica’ che si manifesta tra i turisti in visita alla città, quasi sempre in prossimità del muro del pianto.

Fu riconosciuta ufficialmente negli anni ’30 del secolo scorso dallo psichiatra tedesco Hainz Hermann, anche se pare si manifesti giá da tempi antichi, quasi sempre in cristiani ed ebrei.

Spesso chi ne è colpito si identifica in uno specifico personaggio biblico, anche se c’è chi pensa di aver ricevuto una missione ed essere lui stesso un profeta.

Improvvisamente si pensa di avere una missione da compiere per portare l’umanità alla salvezza. C’è chi recita passi della genesi a voce alta, chi da inizio ad un sermone e chi è colto da crisi mistiche.

Non sono persone affette da problemi mentali, con precedenti di ricoveri o gesti estremi, anche se ci sono medici che ipotizzano che in alcuni soggetti ci possa essere qualcosa di latente e una forte emozione possa essere la causa scatenante del fenomeno.

Le guide turistiche ormai sanno cogliere i segni delle prime manifestazioni, che solitamente sono il desiderio di voler proseguire il tour in da soli o un improvviso sproloquio.

È un fenomeno bizzarro, ma non di lieve entità, sopratutto se si pensa al numero di ricoveri che avvengono ogni anno!

La Sindrome di Gerusalemme: i casi più famosi

Piu’ di 1200 casi dal 1980 ad oggi cin più di 400 ricoveri. Nella maggioranza dei casi, chi ne è colpito sente il bisogno di stare solo, indossa abiti tipici dei profeti biblici

Alcuni casi registrati sono talmente caratteristici che è quasi impossibile pensare che si tratti di semplici rappresentazioni.

Nel 1969, un turista nel pieno di una crisi, arrivò a dar fuoco ad una moschea.

In diversi casi scatta la paranoia e chi ne è colpito, una volta tornato in se, grida al complotto, tramite avvelenamento o lavaggio del cervello con metodi subliminali.

Nonstante sia un fenomeno ben definito, non comporta danni fisici e nella peggiore delle ipotesi, dopo alcuni giorni di ricovero si torna alla normalità, anche se le vittime non sanno spiegarsi di come sia potuto succedere e raramente hanno memoria ddi ciò che è accaduto in quel periodo mistico.

La Sindrome di Gerusalemme, Parigi, Firenze il forte impatto che l emotivo che provoca l’arte.

Altro fenomeno, ben più conosciuto è quello della “Sindrome di Stendhal” o di Firenze, la città che ne provoca i sintomi.

Lo scrittore francese Stendhal fu il primo ad accusare tachicardia, stordimento e un forte senso di dissociazione provocati dalla bellezza artistica di palazzi e musei.

Ogni anno, turisti da tutto il mondo sono sono costretti ad abbandonare il tour artistico della città o il museo in visita presi da forti vertigini. L’emozione provocata fa tali bellezze manda letteralmente in in tilt il cervello.

Parigi non è da meno! Il numero di visitatori colpiti da emozioni estreme è consiferevile,. I più colpiti sono i turisti Giapponesi, che però, a differenza degli altri visitatori, accusano depressione e stordimento.

Il tutto è portato da un’aspettativa non del tutto soddisfatta, io personalmente ne sono stata colpita! Intendiamoci, Parigi è una bellissima città, ma talmente idealizzata che che può addirittura provocare un momentaneo senso di delusione.

Pare che l’ambasciata giapponese abbia istituito un numero verde per fornire sostegno psicologico alle “vittime” colpite da questa sindrome, almeno una ventina ogni stagione turistica, che spesso, per tornare ad alla normalità rimpatriano il giorno stesso.

Basta davvero così poco per mandare in tilt una persona?

Si! Potrei citare ricerche e pareri, anche contrastanti, di esperti e sociologi, ma sono solo parole che confermano un fenomeno misterioso, come tutti quelli legati alla psiche umana.

Ipotesi, pareri e tecnicismi, anche molto convincenti, ma il succo del discorso è che più o meno tutti siamo vittime delle sensazioni, non possiamo dominare.

Per alcuni sono i sentimenti, amore, rabbia, gelosia, compassione, invidia, ecc. a offuscare la mente e pilotare le nostre azioni facendoci fare cose fuori dal comune.

In questi casi, sono le sensazioni del ‘bello’, l’empatia trasmessa da un’ artista o un luogo mistico che fa perdere il controllo sulla nostra psiche, quale sia il motivo è una questione secondaria, sono sempre e comunque i sensi che ci sovrastano.

Un profumo che rievoca un ricordo, una melodia che cambia lo stato d’animo o una situazione ci fa perdere la testa… Sono le frequenze con cui vibra l’universo

I bug della mente: quando la psiche gioca brutti scherzi

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