È giunto il momento di mettere sul tavolo le diverse opzioni e analizzarle!
Ancora una volta il banale dibattito tra formato digitale e formato fisico? Non è già ampiamente visto?” ti starai chiedendo in questo momento. Forse hai ragione, questa è una questione che è stata discussa fino alla nausea e quindi il tuo dubbio è perfettamente legittimo, ma ora ti racconto la mia esperienza, e può darti un nuovo punto di vista sull’argomento.
Tanti anni fa, quando il formato digitale non esisteva, ero il tipico che si prendeva cura di tutti i suoi giochi con grande cura.
Tutti i dischi custoditi nelle rispettive scatole, con i loro manuali in perfette condizioni, e le scatole decoravano con orgoglio la mia libreria, classificata per console e in ordine alfabetico, a volte mi dedicavo ad osservare con meraviglia le copertine dei miei giochi, mentre mi diceva di me stesso: “che pezzo da collezione che ho!” Ho sempre pensato ai mie
i giochi e console come un’eredità da lasciare ai miei figli e nipoti se mai li avessi avuti. Sarebbe bello regalare loro una generosa fetta di storia dei videogiochi. Ecco perché sono sempre stato un fermo difensore del formato fisico,Ho guardato con sospetto tutto ciò che aveva a che fare con il formato digitale. Mi suonava strano come se la parola “digitale” annunciasse un futuro incerto che si profilava inevitabilmente.
Tutto si evolve, e anche i videogiochi
A luglio 2017 ho acquistato un buon PC per ricambi, una razza maestra dell’epoca. Lì ho preso una decisione e non ho messo un lettore DVD. La ragione? Ebbene, ho visto che, nonostante il mio rammarico, il digitale cominciava a prevalere e con forza crescente. Ancora oggi continuo a utilizzare il mio PC al massimo ea giocarci quanto voglio, e tranne in un paio di occasioni non mi è mancato il lettore DVD.
Come è possibile un cambiamento così drastico nella mia mente?
Non sarò affatto io a sminuire il collezionismo di videogiochi, un hobby nobile e bello come un altro. Ma ciò che mi infastidisce molto è la speculazione che spesso l’accompagna.
È qualcosa che è aumentato negli ultimi anni a causa dell’ossessione che alcuni hanno di difendere il formato fisico. D’altra parte, è vero che il tradizionale formato fisico ti permette di avere un reale controllo del prodotto, te lo fa sentire tuo e ti rende proprietario di qualcosa di tangibile.
Con il formato digitale non smettiamo di essere proprietari di una manciata di zeri e uno nel vasto oceano di internet, chissà, magari un giorno potrebbero perdersi per sempre, o almeno così dicono.
La speculazione su giochi e console retrò porta a scandalosi aumenti dei prezzi, ed è un problema sempre più serio.
Alla fine è ovvio che ognuno sceglierà in base ai propri gusti o preferenze. Al momento preferisco il formato digitale, ma capisco davvero i difensori del formato fisico. Una cosa è chiara indipendentemente da quale parte si appartenga, e cioè che i videogiochi digitali dovrebbero essere più economici di quelli fisici , poiché non hanno costi di distribuzione, produzione, spedizione o stoccaggio e non possono essere rivenduti.
Penso che dovremmo essere tutti d’accordo su questo… giusto?

Vincenzo Ruggiero è un personaggio pubblico italiano noto per essere un meme, doppiatore, presentatore TV e videogiocatore professionista. Con una grande passione per i videogiochi, Ruggiero ha saputo diventare una vera e propria icona del settore in Italia, grazie alla sua capacità di portare il divertimento e il “flame” su YouTube, dove ha una fanbase molto ampia. Inoltre, Ruggiero ha saputo unire la sua passione per i videogiochi con la sua carriera di doppiatore e presentatore televisivo, diventando un volto noto e amato dal pubblico italiano.