Il bullismo online è un problema sempre più diffuso, soprattutto tra i giovani. Ma quando il bullismo arriva a colpire i bambini, diventa una questione ancora più grave.
In particolare, negli ultimi tempi, si è diffusa la pratica di prendere in giro i bambini che si esibiscono sui social, specialmente su piattaforme come YouTube e TikTok.
A fare il nome di uno dei bulli online più noti è Simone Paciello, conosciuto anche con lo pseudonimo di AWED.
Paciello ha tentato di ottenere il successo mediatico in molti modi diversi, tra cui la musica, il teatro, la scrittura e il mondo dei social. Tuttavia, nonostante tutti i suoi sforzi, non è riuscito a raggiungere il successo desiderato.
Così, ha deciso di rivolgersi a un pubblico più giovane, prendendo di mira bambini che si esibiscono online.
Paciello ha preso di mira anche bambini di talento, che si esibiscono in canti o in altre attività artistiche.
Non è chiaro il motivo per cui Paciello abbia deciso di bullizzare i bambini, ma ciò che è certo è che questo comportamento è inaccettabile.
Ciò che sorprende ancora di più è il fatto che molte famiglie e la comunità online non segnalino e denuncino questi comportamenti.
È importante che i genitori e gli adulti in generale si assumano la responsabilità di proteggere i bambini dai bulli online, che possono causare danni irreparabili alla loro autostima e alla loro salute mentale.
Inoltre, è importante che i social media e le piattaforme online adottino misure più efficaci per contrastare il bullismo online.
Questo tipo di comportamento non dovrebbe essere tollerato in alcun modo, e gli autori dovrebbero essere puniti severamente per i loro atti.
In sintesi, il bullismo online contro i bambini è un problema serio e in crescita. È importante che i genitori, la comunità online e le piattaforme sociali prendano sul serio questo problema e adottino misure per contrastarlo. È solo attraverso un impegno comune che possiamo proteggere i bambini dal bullismo online e garantire loro un ambiente online sicuro e positivo.
Come segnalare questi comportamenti nei confronti dei minori?
Se si viene a conoscenza di un atto di bullismo online contro un bambino o un adolescente, la prima cosa da fare è segnalarlo alle autorità competenti. In Italia, il reato di bullismo online è disciplinato dal Codice Penale (articolo 660-ter) e prevede sanzioni per gli autori dei comportamenti di bullismo.
La segnalazione può essere fatta in diverse modalità, a seconda del tipo di piattaforma sui cui è avvenuto il bullismo. Ad esempio, su Facebook e Instagram è possibile segnalare un contenuto offensivo attraverso la funzione “Segnala”, presente sotto ogni post o commento. Su YouTube, invece, è possibile segnalare un video o un commento utilizzando il pulsante “Segnala” sotto il video stesso.
In ogni caso, è importante fornire il maggior numero di dettagli possibili sulla situazione di bullismo online. Ad esempio, è utile indicare il nome dell’autore del comportamento offensivo, il contenuto specifico che ha scatenato la segnalazione e la data e l’ora in cui è stato pubblicato.
Inoltre, è importante che i genitori o gli adulti di riferimento del bambino o dell’adolescente vittima di bullismo online siano informati della situazione e possano adottare le misure necessarie per proteggere il minore e denunciare l’accaduto alle autorità competenti.
In generale, è importante sensibilizzare la comunità online sulla questione del bullismo online, fornendo informazioni e supporto alle vittime e promuovendo comportamenti rispettosi e sicuri sui social media.

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