Song of Horror (PS4) – Recensione

Song of Horror è sbarcato anche su Console!

Song of Horror è un gioco puzzle della casa indie Protocol Games, uscito su PS4, Xbox One, PC. Recentemente è approdato su console. Noi lo abbiamo giocato su PS4. Prima di catapultarci in questa avventura Horror eccovi il trailer:

Trama

Song of Horror è un gioco ad episodi in cui si vestono i panni di diversi personaggi, tutti impegnati nella ricerca dello scrittore Sebastian P. Husher, la sua famiglia e un impiegato della sua casa editrice, Daniel, che per primo è andato a vedere che fine avessero fatto queste persone. A pensare che lui era anche scettico e non aveva voglia ad andare in quella casa, avrebbe fatto bene se non lo avesse fatto. Proprio nei panni di Daniel nel prologo si capirà subito che casa Husher è molto strana e soprattutto molto infestata.

Gameplay

La visuale è bloccata in terza persona, e ogni nuova ambientazione è mostrata con inquadrature fisse, quindi non sarà possibile girare la visuale a nostro piacimento. In ogni episodio possiamo controllare fino a 4 personaggi.

Ognuno di loro possiede delle abilità uniche, che saranno davvero molti utili per cavarsela con la Presenza, l’entità sovrannaturale che ci romperà le scatole durante il gioco.

Song of Horror è una vera e propria avventura puzzle con enigmi, da questo punto di vista l’ho trovato molto simile a Syberia. I puzzle sono di diverso tipo e vanno dalla ricerca di una combinazione per aprire una cassaforte, a quella di alcune inquietanti bambole che appartenevano a Mr. Husher. Il tempo passa di più esplorando la casa, ispezionando oggetti e a raccoglierli.

La Presenza cercherà di ostacolarci mentre indaghiamo per la casa.

Nel caso che la Presenza ci trova, bisognerà cercare di salvarci in diversi modi: come ad esempio impedirgli di oltrepassare una porta o di fargli trovare un nascondiglio.

Reparto audio e grafica

L’atmosfera generale è sorprendente, sembra di essere nel gioco. Nella casa dallo stile vittoriano sembra che ci abbia vissuto davvero qualcuno, ma non è curata ormai da tempo siccome possiamo trovare molte cianfrusaglie in giro. La grafica mi è sembrata un po’ datata, ma si è cercato di mascherarla con poche inquadrature in primo piano che mostrano la faccia dei personaggi. Nonostante questo, il gioco resta carino per via degli enigmi e i puzzle da risolvere, accompagnati da un ottima colonna sonora che alimenta l’atmosfera di mistero.

La nostra recensione di Song of Horror

Il gioco, secondo me, inizia a diventare più piacevole e intrigante solo andando sempre più avanti, inizialmente non mi aveva preso un granché. La lingua solo in inglese era uno dei motivi per cui non mi prendeva siccome non sono ferratissimo nella lingua. Ma sono riuscito comunque a capire moltissimi dialoghi, anche se sarebbe preferibile se venissero aggiunti i sottotitoli italiani. L’atmosfera di mistero, degli enigmi e l’esplorazione, non lo rende un capolavoro, ma è sicuramente carino e piacevole da giocare. Non mette moltissima paura, perché dopo un po’ ci si abitua a quello che potrebbe succedere durante la nostra avventura.

Prima di concludere con il punteggio vogliamo ringraziare per la key di gioco ricevuta!

Ecco il nostro voto, tenendo conto di tutto quello che abbiamo riportato nell’articolo:

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