Mark Chapman: l’uomo che uccise John Lennon

Oggi vi parlo di Mark Chapman, l’uomo che nel dicembre del 1980, sparò e uccise John Lennon, il cantante dei Beatles.

I Beatles hanno sempre avuto successo ovunque andassero, il quartetto di Liverpool ha attirato enormi folle e i suoi fan sono stati capaci di fare diverse follie per essere il più vicino possibile a John Lennon, Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr; purtroppo John Lennon ha incontrato un fan di nome Mark Chapman, che gli ha tolto la vita.

Lunedì 8 dicembre 1980 poco prima delle 23:00, l’ex Beatles era di fronte al Dakota Building dove viveva, quando improvvisamente Mark Chapman gli sparò cinque colpi di pistola, ponendo fine alla vita dell’icona del rock mondiale.

La storia di Mark Chapman

Nato il 10 maggio 1955, figlio di un sergente dell’aeronautica e di un’infermiera, Chapman ha avuto un’infanzia difficile, segnata dalla paura e dagli abusi fisici ed emotivi del padre. 

La mancanza di struttura familiare ha portato a diversi problemi nella vita del giovane, che all’età di 14 anni, faceva già uso di droghe.

Ma tutto è cambiato nel 1971, all’età di 16 anni, quando ha scoperto la religione ed è diventato presbiteriano. Successivamente, ha iniziato a lavorare per World Vision, aiutando i rifugiati vietnamiti.

In seguito si iscrisse come studente al Covenant College, una scuola evangelica presbiteriana, ma dopo una relazione amorosa non andata a buon fine, ha iniziato a sviluppare pensieri suicidi.  Successivamente gli fu diagnosticata una depressione clinica, che peggiorò dopo che i suoi genitori si separarono.

Nel 1978 decide di fare il giro del mondo, ed è qui che conosce e si innamora della sua agente di viaggio, Gloria Abe. I due si sono sposati l’anno successivo, ma poco tempo dopo Mark ha iniziato a sviluppare diverse ossessioni per aver perso il lavoro, una tra queste fissazioni era legata al cantante dei Beatles, John Lennon.

I motivi del crimine

I piani dell’omicidio erano iniziati mesi prima della tragica data, si dice che Chapman si era molto arrabbiato con John Lennon, dopo che il cantante aveva dichiarato che “I Beatles erano più popolari di Gesù “, cosa che Mark considerava blasfema.

Chapman si sarebbe anche infuriato con la presunta falsità di John Lennon, il musicista aveva detto che tutti dovevano immaginare un mondo senza beni materiali e vivere solo in pace e amore.

A Mark non erano piaciute le parole di John e affermava che il cantante viveva con milioni di dollari, yacht, fattorie, proprietà e rideva delle persone come lui, che avevano creduto alle bugie, comprando dischi e “costruendo” gran parte dei suoi beni.

La tragedia

Il giorno 8 dicembre 1980, John Lennon e sua moglie Yoko Ono, stavano rientrando a casa a bordo di una limousine. Alle 22:50 quando sono scesi dal veicolo, Chapman è apparso improvvisamente e ha sparato a Lennon cinque colpi, a distanza ravvicinata. Immediatamente, il musicista è stato portato al pronto soccorso del Roosevelt Hospital, ma verso le 23:00 è stato dichiarato morto.

Il giorno successivo, Yoko ha rilasciato un comunicato stampa dicendo che non ci sarebbe stato il funerale di Lennon. Ha concluso il discorso con la seguente frase: “John ha amato e pregato per la razza umana. Per favore, fate lo stesso per lui.” I resti mortali del musicista sono stati cremati e sparsi dalla moglie a Central Park, New York.

Nel 1981 Mark Chapman è stato condannato all’ergastolo, la richiesta di libertà condizionale, attuabile solo dopo il 2000, gli è stata negata più di dieci volte e mai concessa.

Nell’unica dichiarazione pubblica fatta, Chapman ha affermato che aveva in mente una lista di obiettivi alternativi come: il collega di Lennon, Paul McCartney, il presentatore Johnny Carson, l’attrice Elizabeth Taylor, l’attore George C. Scott, l’ex first lady Jacqueline Kennedy, il presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan e il governatore delle Hawaii George Ariyoshi. Mark ha dichiarato che l’unico criterio della lista, era che si trattava di persone famose e che aveva scelto John Lennon per comodità.

Qua sotto vi lascio un articolo che parla della leggenda metropolitana dei bambini dagli occhi neri.

La leggenda dei bambini dagli occhi neri

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Marco Buoso è un esperto del mistero a livello internazionale, con grande esperienza nelle indagini. Il suo contributo è molto importante per il team, considerato uno dei più saggi e dotato di grande saggezza. Buoso ha dedicato la sua vita alla ricerca e alla comprensione dei fenomeni paranormali e misteriosi, accumulando una vasta conoscenza e competenza in questo campo. Attualmente si trova in Brasile dove sta investigando su alcuni fenomeni paranormali, mettendo a disposizione la sua esperienza e la sua competenza per portare alla luce la verità su questi misteri.
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