Oggi vi parlo di Richard Kuklinski, un serial killer Statunitense che collaborava con la mafia italo-americana e uccideva senza pietà.
Nato il giorno 11 aprile 1935, Richard Kuklinski ha avuto un inizio di vita molto difficile. Era costantemente picchiato da suo padre Stanley e sua madre, Anna. Il suo unico amico era suo fratello maggiore Florian, ma purtroppo per Richard, il primogenito della famiglia muore ucciso dalle percosse del padre.
Kuklinski, distrutto dalla perdita del fratello ha incominciato a sfogare la sua rabbia sui gatti del vicino, il suo passatempo preferito, a 13 anni, era torturare animali indifesi. Tuttavia, ben presto, uccidere i gatti non lo soddisfavano più e quello stesso anno, ha preso e strangolato un bambino della sua stessa età, di nome Charley Lane.
Il giovane Richard crebbe e divenne sempre più robusto, a 16 anni era alto 1,92 metri e pesava 122 chili. Con quella stazza fisica, ottenne un lavoro come caricatore e scaricatore di merci in un magazzino. Fu qui che incontrò Barbara Pedrici, che sarebbe diventata la sua futura moglie.
Il matrimonio e la malavita
I due si sposarono molto presto e Barbara soffriva gli abusi del marito, che la minacciava con un coltello ogni volta che lei prometteva di andarsene. Le cose sono diventate ancora più complicate quando Richard, all’età di 27 anni, si è unito alla mafia ed è diventato un sicario della famiglia De Cavalcante nel New Jersey.
A differenza di alcuni altri mafiosi, Kuklinski non era coinvolto nella droga, nel gioco d’azzardo o con la prostituzione, il suo unico desiderio era uccidere. L’assassino ha utilizzato diversi metodi per far fuori le sue prede e per rendere difficile l’identificazione dei corpi, Kuklinski aveva l’abitudine di strappare i denti e tagliare le dita delle vittime.
Uno dei suoi metodi preferiti era congelare le persone in grandi congelatori industriali e gli piaceva guardarle morire lentamente; fu per questo motivo che gli venne dato il suo famoso soprannome: Iceman (Uomo di Ghiaccio).
Nonostante fosse un individuo malvagio, capace di commettere atroci delitti, i vicini di casa credevano che fosse un uomo d’affari, oltre che un buon marito e un padre modello; sembrava una brava persona e nessuno sospettava dei suoi crimini. All’inizio degli anni ’80, Richard ha iniziato a lavorare con la famiglia Gambino a New York, è stato in quel periodo che si è introdotto nel commercio illegale di pornografia dirigendo qualche film, dove i giovani tossicodipendenti venivano hanno costretti a fare scene di sesso pesante.
Richard, non aveva paura di nessuno, ne tanto meno di essere scoperto, minacciava di uccidere chiunque si mettesse nel suo cammino o chi avesse fatto la spia nei suoi confronti. Tuttavia, ciò che il killer non sapeva, era che la polizia lo aveva tenuto d’occhio per molto tempo e stava solo aspettando il momento giusto per arrestarlo.
L’arresto di Richard Kuklinski
Il 17 dicembre 1986, Kuklinski cadde in una imboscata e fu arrestato dalla polizia, grazie anche all’aiuto di un poliziotto infiltrato. Le autorità hanno anche scoperto che l’assassino aveva in programma di fuggire dal paese con la sua famiglia, ma sono riusciti a fermarlo in tempo.
Richard fu accusato solo della morte di 6 persone, ma si stima che il numero delle sue vittime possa superare la soglia dei 200, venne condannato a sei ergastoli e rinchiuso in una prigione del New Jersey. Durante la permanenza in carcere, l’uomo dichiarò interviste ai media dove confessò tutti i suoi crimini, citando anche le famiglie per cui aveva lavorato.
Morì il 5 marzo 2006 in ospedale in circostanze non molto chiare, ma considerando che, nelle interviste, aveva deliberatamente parlato dei suoi affari criminali legati alla mafia, potrebbe essere che qualche ex-mandante lo abbia fatto tacere per sempre.
Conoscete altri serial killer così brutali, scrivetelo sotto nei commenti.
Qua in basso vi metto un articolo che parla di due spietati serial killer.
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