Il mistero di St.Kilda, l’isola che uccide in 8 giorni

Un’oscura maledizione si abbatte su un’isola della Scozia, perché nessun bambino sopravvive più di una settimana?

Una terribile maledizione, un’infausto e ingiusto destino che colpisce delle povere anime innocenti, Il mistero di St.Kilda è il più triste capitolo della storia della Scozia.

Un oscuro mistero quello che ha trasformato l’Isola in un luogo fantasma, qualcosa di inspiegabile. Perché non c’è mai una valida giustificazione quando si tratta di morti misteriose di bambini!

Non è un’epidemia, ma di una vera e propria maledizione che non permette ai nuovi nascituri di St.Kilda di vedere l’alba dell’8 giorno.

Perchè la Morte ha scelto proprio quest’isola per rapire l’anima dei neonati?

Il mistero di St.Kilda, l’isola dove la Morte non risparmia nessuno

L’isola di St.Kilda si trova nelle Ebridi esterne, a 160 km dalla Scozia e l’isola più vicina, North Ulist, è circa alla stessa distanza, è una landa desolata raggiungibile solo quando il vento è a favore.

Secondo una leggenda, nascosta tra la nebbia, sorge Tir na Nogh l’isola della giovinezza, un luogo ponte fra il mondo dei vivi e quello dei morti.

Si dice fin dall’antichità che il destino di chi naviga in queste acque indomabili sia nelle mani di Poseidone il Dio del mare.

St.Kilda, patrimonio della Unesco , è un’isola dalla folta vegetazione, dove gli animali vivono in pace, una terra incontaminata grazie alla totale assenza dell’uomo.

Non è sempre stato così, infatti, fino al 1930 il territorio era abitato, ma tra la fine dell’800 ai primi del’900, fino a che la maledizione non ha spazzato via la popolazione locale.

Quale forza oscura ha portato gli ultimi abitanti a fuggire dalla loro terra?

Il Mistero di St.Kilda: la maledizione che uccide i bambini

La popolazione, fatta di poche anime, a un certo punto della sua storia ha subito un’improvviso aumento demografico, destinato però a consumarsi altrettanto velocemente.


St.Kilda, infatti, fu patria di rifugiati provenienti dall’Australia, per la maggior parte galeotti, mercenari o persone senza fissa dimora approdati sull’isola dalla metà dell’800.

Ma a quanto pare, oltre ai coloni, a raggiungere quelle terre, fu anche una maledizione, un mistero che in pochi anni ha tolto la terra all’uomo per restituirla alla natura.

La città principale è ancora riconoscibile, le case, la chiesa è il cimitero, dove sono ancora visibili un gran numero di lapidi di bambini che non sono sopravvissuti più di una settima.

La malattia degli 8 giorni, così è stata chiamata, non ha una spiegazione, non ha un’origine, ma è ciò che nel tempo ha spinto molte donne incinta ad abbandonare l’isola.

Il Mistero di St.Kilda: maledizione, sciagura o leggenda?

È chiamata malattia, ma i bambini venivano al mondo in perfetta salute, almeno fino al terzo giorno, quando senza un motivo apparente iniziavano a rifiutare il latte materno.

Il rifiuto dei nutrimenti continuava per i giorni successivi, fino al settimo, quando il palato e i muscoli della mascella si indurivano impedendogli perfino di deglutire.

L’ottavo giorno, quando il piccolo di turno veniva trovato completamente irrigidito, non si poteva far altro che accertarne la morte. Negli anni morirono un numero impressionante di bambini tra i 6 e i 9 giorni.

Si è data colpa all’alimentazione delle madri che usavano il succo gastrico dei fulmari, uccelli locali al posto dell olio d‘oliva o alle strane abitudini degli isolani, quali bruciare la torba in casa per riscaldarsi.

Ovviamente è stata tirata in causa anche l’ira di Dio su un popolo che chissà quali peccati può aver commesso, ma non sono certo motivazioni scientifiche.

Rimane i fatto che dopo aver lasciato l’isola, le future mamme sbarcate sul continente partorirono figli sani…e pronti ad affrontare le epidemie di colera, tubercolosi e influenza.

Ad oggi, la malattia degli 8 giorni rimane un macabro mistero irrisolto.

Una superstizione che ha vinto sull’uomo?

Maledizione? Ira degli Dei? Un morbo proveniente dall’Oceania portato dall’immigrazione di massa? La scarsa igiene? le disgustose abitudini dei locali?…forse un insieme di tutti questi fattori.

Se fossimo in altri tempi azzarderei l’ipotesi che la Natura s’è ribellata all’uomo riprendendosi un po’ della sua terra.

Un po’ come quando terremoti, tsunami o epidemie portate dagli animali si abbattono sulla popolazione ai nostri giorni.

Superstizione o no, l’isola è attualmente disabitata e fino a quando non tornerà l’uomo a occupare quel territorio sperduto tra le acque del mare, non sapremo quanto questa maledizione è legata a l’isola di St.Kilda.

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