La maledizione di Glee

La fortunata serie degli anni 2000 è stata colpita da una maledizione?

Dal 2020 si torna a parlare di una serie sui talent show tra le più famose d’America e dei suoi giovani artisti emergenti, purtroppo però, sulle pagine di cronaca nera. La maledizione di Glee, quando la sfortuna è protagonista.

Glee, una serie TV per teenagers che parla di teenagers ed il loro sogno di far parte del mondo dello spettacolo. È andata in onda tra il 2009 ed il 2015 ed è stata un trampolino di lancio per giovani attori di nuova generazione.

Dall’inizio del 2000 in poi, serie come Glee, Paso Adelante, la sua versione latina, o l’italiana Saranno Famosi, in parallelo con i vari Talent show, sono entrate nel cuore dei più giovani.

Sono in tanti a voler emergere nel mondo dello spettacolo, i modelli di riferimento, oggi, li troviamo dietro uno schermo in uno scenario composto da luci, fama e successo. A telecamere spente, però, ci si scontra con la vita reale.

Nel migliore delle ipotesi, l’entusiasmo può tramutarsi in delusione, sono pochi quelli che riescono a realizzare il proprio sogno, un sogno che purtroppo, in questo caso, s’è tramutato in un incubo!

Tutto inizia nel 2013 con una tragedia che colpisce il cast di Glee

Il primo atto di questa tragica vicenda è la morte per overdose di farmaci, droga e alcool di Cory Monteith (Finn Hudson). Nato in Canada nel 1982, da giovanissimo, nonostante qualche problema con la marijuana, è stato un bravo studente e sportivo.

Nel 2009 ha esordito come attore proprio con Glee, una carriera promettente interrotta troppo presto, il 13 luglio 2013, da un mix di sostanze chimiche.

L’anno scorso successivo, l’11 luglio 2014, Matt Bendik, il fidanzato dell’attrice Becca Tobin (Kitty Wilde), viene rinvenuto privo di vita a soli 35 anni in una stanza d’albergo di Philadelphia, per cause sconosciute.

Il capitolo successivo di questa catena di eventi è più complesso è si conclude con un suicidio, quello di Mark Salling ( Noah Puckerman detto Puck ) nel gennaio del 2018.

L’attore, nel 2013, è stato denunciato dall’ex fidanzata per averla costretta ad un rapporto sessuale forzato e senza protezione, ma la denuncia è stata ritirata dopo un pagamento di 3.000.000 di $.

Nel dicembre 2015, per Mark, scattano le manette. Una perquisizione porta al sequestro di materiale pedopornografico che presume una pena di 7 anni, un programma rieducativo e l’inserimento nel registro dei sex offender.

Melissa Benoist (Marley Rose), attualmente in carriera, nel novembre 2019, durante un’intervista, racconterà delle violenze subite dal suo ex, nel periodo in cui recitava in Glee.

La maledizione di Glee: il cerchio si è chiuso?

Recentemente, l’8 luglio dell’anno scorso, un’altra pagina di cronaca si trasforma in un nuovo tragico, maledetto capitolo.

Naya Rivera (Santana Lopez), durante una gita in barca con Josey, il figlio di soli 4 anni, a Lake Piru, California, sparisce nel nulla.

Dopo qualche ora, il piccolo viene ritrovato da solo e sotto shock, ma di Naya, non si saprà mai più nulla. Il 10 luglio 2020 è stata dichiarata dalle autorità locali la sua morte presunta.

3 giorni dopo il corpo della 33enne è stato portato a riva dalle acque del lago, confermando la disgrazia. Il 13 luglio 2013 la prima morte, il 13 luglio 2020 l’ultima (si spera)… coincidenza?

La maledizione di Glee… Glee & Pain

Non solo il cast ha subito la maledizione di Glee (o del 13 luglio), Jim Fuller, aiuto regista, fu colpito improvvisamente da infarto prima della fine della serie.

L’attrice Nancy Motes, sorellastra di Julia Roberts, cadde preda di una forte depressione che la portò al suidio.

Altri incidenti di percorso, più o meno gravi, hanno fatto da contorno a queste morti premature, si tratta solo di coincidenze o suggestione?

Che si tratti di maledizione o meno, alla fine di tutta questa faccenda, forse, la serie andrebbe intitolata “Glee & Pain”( gioia e dolore ) !

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