Il suicidio di massa della setta Jonestown: se la verità fosse un’altra?

Il suicidio di massa più famoso della storia, smentita la versione ufficiale

Dietro Il suicidio di massa della setta Jonestown c’è una versione ufficiale piena di lacune e il forte sospetto dell’ intervento della CIA.

L’ombra deI progetto MK-Ultra sulla massacro di Jonestown, una teoria molto suggestiva, molto più credibile della versione ufficiale.

Nella Guiana Britannica, alla metà degli anni ’70, la setta di Jonestown, inspiegabilmente, mette in atto quello che diventerà il più grande suicidio di massa.

Quello che all’apparenza sembra il gesto estremo di una comunità di invasati, però, sembra nascondere qualcosa di più oscuro EF enigmatico.

Una serie di filmati, documentazioni e particolari racconta una storia ben diversa da quella proposta dai media. Ripercorriamo gli avvenimenti per capirne di più…

Il suicidio di massa della setta Jonestown: la versione ufficiale.

Chi era Jim Jones?

Agli inizi degli anni ’70, a SanFrancisco, Jim Jones, diventa pastore e fonda la chiesa “Peolples Templer”. Forse, non tutti sanno che, negli U.S.A., per diventare pastori, non occorrono grandi requisiti, in poco tempi su richiede e si ottiene una licenza.

La sua carriera inizia con atti di beneficenza, sostegno agli anziani e bambini e la mensa per i poveri. In poco tempo acquista di credibilità e stringe amicizie nel mondo della politica.

Raggiunta una certa notorietà, grazie anche ai suoi contatti, propone ai suoi adepti di abbandonare SanFrancisco per formare una comunità agricola in un villaggio della Guiana.

Dopo un primo periodo di apparente serenità nell’interno della comune, alcuni seguaci abbandonano il villaggio denunciando un cambiamento radicale, da comunità libera a campi di lavoro forzato.

Jonestown viene descritta come una sorta di lagher con tanto di guardie armate, autoparlanti che diffondevano i messaggi di Jones in continuo e periodicamente esercitazioni che prevedevano un suicidio di massa.

Il parlamentare Leo Ryan, appresa la notizia, decide di raggiungere la comune per verificare in prima persona la veridicità di tali dichiarazioni.

La visita del senatore a Jonestown si conclude in modo tragicamente inaspettato

Il senatore Ryan raggiunge la Guiana con una troupe televisiva, alcuni collaboratori ed il ministro degli esteri dell’epoca Richard Dwyer, che poi si scoprirà fosse un agente della C.i.a. sotto copertura.

I membri della comunità, intervistati da Ryan, davanti alle telecamere della N.B.C., dichiarano subito di trovarsi bene e non aver nessun problema, ma poco dopo arriverà una svolta nella vicenda.

A telecamere spente, un gruppetto di 20 persone, avvicina il senatore e gli passa di nascosto un bigliettino con scritto: Per favore portateci via con voi.

Ryan, però, decide di mostrare in diretta il messaggio a Jones, che per tutta risposta replica assermando che i componenti della comunità sono liberi di lasciare il villaggio in qualsiasi momento.

Jones si consulta privatamente con un collaboratore e per dimostrare la sua buona fede, quando Ryan si prepara a tornate a SanFrancisco, concede ad una ventina di seguaci di rimpatriare con lui.

Da questo momento in poi accade l’impensabile! Mentre il gruppo è prossimo a raggiungere l’aereo lo scenario cambia in negativo.

Il tutto viene ripreso dalla troupe dell’N.b.c.

Il suicidio di massa della setta Jonestown: il tragico finale e la versione alternativa

Giunti a pochi metri dal velivolo, Ryan e il gruppo, vengono sorpresi dall’arrivo di un trattore con a bordo alcuni uomini armati di fucile che iniziano a far fuoco sul gruppo uccidendo sul colpo Ryan, 2 giornalisti ed il cameramen della N.b.c.

Tra i pochi superstiti della sparatoria c’è Dwyer, che pochi istanti prima dell’arrivo del trattore, senza nessun motivo, si stacca dal gruppo per andare a stringere la mano al pilota.

Nel frattempo, nel villaggio, Jim Jones, raduna tutti gli adepti e ordina il suicidio di massa, tramite avvelenamento di cianuro, almeno questo si racconta nella versione ufficiale.

Dopo che ogni componente della setta mette fine alla propria esistenza, Jones si spara in testa.

24 ore dopo, tutta la vicenda è di dominio pubblico e diventerà il più famoso suicidio di massa della storia degli Stati Uniti.

Il massacro di Jonestown passerà la storia come il triste epilogo di una setta di visionari, ma questa vicenda presenta diversi punti poco chiari che vale la pena analizzare.

Innanzitutto, alla stampa mondiale, accorsa sul luogo della tragedia, è stato impedito di avvicinarsi al villaggio per i successivi 5 giorni senza una valida motivazione.

E questa è solo la prima delle numerose incongruenze…

Il suicidio di massa della setta Jonestown, cosa è successo davvero?

Dalle prime notizie trapelate, le vittime del massacro ammontavano a 400, per poi salire a più di 900 la settimana successiva.

Tale discrepanza sul conteggio dei corpi è stata giustificata dichiarando che i 500 corpi in esubero erano coperti dai primi 400.

E se le prime 400 vittime fossero morte subito, mentre gli altri corpi appartenessero ai fuggitivi, catturati in un secondo momento dai berretti verdi di guardia al villaggio?

Un fatto altrettanto strano è che quasi tutte le vittime furono trovate distese una accanto all’altra a faccia in giù.

È noto quanto il cianuro provochi sofferenza in chi lo assume, è quindi piuttosto ambiguo che le vittime fossero allineate in fila in quel modo.

In più, molti cadaveri riportarono fori da iniezione sulla schiena così come diverse siringhe furono rinvenute sparse per i campi.

E se a chi si fosse ribellato sia stata fatta un’iniezione di cianuro forzata?

Altro particolare degno di nota è una telefonata piuttosto ambigua, fatta da Jones, poco prima della sparatoria.

Il suicidio di massa di Jonestown e l’ombra della C.I.A.

C’è una registrazione telefonica dove Jim Jones chiede di portare Dwyer verso est prima che possa capitargli qualcosa.

Dwyer era un agente sotto copertura, come faceva Jones a saperlo? E a che scopo proteggerlo?

È inoltre emerso che il villaggio agricolo della Guiana, dove la setta aveva formato una comune era già stato occupato in precedenza.

Infatti, proprio la C.i.a., per un certo periodo usufruì di quel territorio per il “Progetto Shalom”.

Si trattava di un programma di addestramento di militari mercenari neri per la guerriglia in Angola.

Un altro fatto interessante è la testimonianza di un collaboratore di Ryan, Josef Holsinger.

Davanti alla commissione parlamentare, Holsinger,anche esso superstite, ha dichiarato di avere il forte sospetto che si facessero esperimenti sul controllo mentale mel villaggio.

Racconta di un ospedale molto avanzato dove ogni giorno venivano visitati i seguaci della setta, uno ad uno.

Dichiara poi che venivano somministrate droghe e medicinali e alcuni gruppi venivano portati in mezzo alla giungla per studiarne il comportamento in caso di isolamento e sotto sostanze stupefacenti.

Forse il parlamentare Leo Ryan ha voluto interessarsi di cose di cui non doveva interessarsi?

Il progetto MK-Ultra è stato davvero chiuso?

Dopo aver analizzato tutti i fatti ed essersi poste le domande giuste, questa storia sembra prendere una diversa connotazione.

Il suicidio di massa della setta Jonestoen, potrebbe sembrare una perfetta copertura per una vicenda molto più oscura legata ai servizi segreti.

La chiusura immediata di un progetto di controllo mentale che ha portato alla morta di tutte le ‘cavie umane’ e di chi si è intromesso in un affare Top Secret, non sembra poi così una teoria fantasiosa in fondo.

Fra tanti quesiti che ci siamo posti, una domanda su tutte è: siamo davvero sicuri che il progetto MK Ultra sia stato chiuso decenni fa, nel 1

Il sospetto che non sia così è portato anche da altri avvenimenti di cronaca importanti, ma con storie particolari che alzano diversi punti interrogativi.

Una riflessione con cui mi trovo pienamente concorda, di Massimo Mazzucco( Luogocomune?, Luogo comune.com, Contro TV), è che molti attentati, spesso ad opera di Mussulmani, non siano altro che operazioni pilotate tramite controllo mentale.

Uno dei casi di cronaca più eclatanti per mano della C.i.a. è sicuramente l’omicidio di Robert Kennedy, per mano di Sirhan Shiran

Il giovane palestinese Sirhan ricorda che un attimo prima si trova in un bar con una giovane donna, un attimo dopo, ammanettato per aver commesso un terribile omicidio, in mezzo, il buio totale.

Dopo più di 40 anni di carcere, diverse sedute ipnotiche e visite psichiatriche e psicologiche, non ha il minimo ricordo dell’accaduto. Ma questa storia merita un articolo dedicato.

Il suicidio di massa della setta Jonestown: considerazioni finali

Questa vicenda ha attirato l’attenzione e la curiosità di moltissime persone, alzano discussioni e riflessioni di ogni genere.

Anche chi conosce solo la versione ufficiale e ritiene sia stato realmente un grande suicidio di massa, sempre e comunque di controllo mentale si tratta.

Ci sono persone particolarmente labili e deboli, facilmente circuibili. Fortunatamente non siamo tutti cosi, o almeno non in egual misura.

I progetti di controllo mentale operano in un terreno già fertile, su una popolazione mondiale già corrotta mentalmente da TV, internet, politica, religione e dipendenze.

Fino a che punto è circuibile la mente umana?

Prima di concludere vorrei esprimere il mio sostegno a Claudio Messora e ByoBlu, che rischia la chiusura del canale in quanto portatore di libera informazione.

Come editrice, credo sia doveroso dissociarsi da ogni forma di censura, il nemico numero 1 dell’informazione.

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