La NASA sta valutando come costruire una base sulla luna, utilizzando una stampante 3D. Ecco i dettagli.
La NASA potrebbe finalmente essere vicina al raggiungimento di uno dei suoi più grandi obiettivi: costruire una base sulla luna. Tutto indica che l’impresa potrebbe diventare realtà con una partnership tra l’agenzia spaziale e la startup Icon, specializzata in edifici che utilizzano stampanti 3D. La NASA sta pensando di utilizzare la polvere lunare come una sorta di “cemento fantascientifico”.
Questo mese, l’agenzia statunitense ha rilasciato i nomi dei 18 astronauti che dovrebbero aderire al programma Artemis , il cui obiettivo è riportare l’umanità sulla superficie lunare nel 2024. L’iniziativa, ha anche l’obiettivo di costruire il primo edificio su suolo extraterrestre entro il 2030, ma l’ostacolo principale per questa fase sono i costi di trasporto del materiale necessario per il lavoro.
Con sede in Texas, la startup Icon è stata la prima a utilizzare la stampa 3D per costruire una residenza con il permesso del governo. Ora, investe nel progetto Olympus, che prevede di utilizzare la polvere lunare come materia prima per avviare il processo di “colonizzazione” spaziale, aiutando la NASA a stabilire la sua base sulla Luna.
Jason Ballard, CEO della Icon afferma:
Abbiamo pensato alla costruzione extraterrestre sin dalla fondazione della Icon. Sono sicuro che imparare a costruire in altri mondi ci porterà i progressi necessari per risolvere i problemi abitativi che incontriamo in questo.
Nonostante abbia costruito abitazioni dal 2018, Icon dovrà fare i conti con una realtà totalmente diversa per riuscire a creare una base lunare, con alti livelli di radiazioni, sbalzi di temperatura e la frequente caduta di micrometeoriti.
Per acquisire familiarità con la polvere lunare, l’azienda ha sperimentato piccole quantità di materiale, utilizzando microonde, laser e luce infrarossa per modificarne lo stato. Gli habitat sono stati studiati anche in ambienti estremi, come l’Antartide e la Stazione Spaziale Internazionale.
Tra le idee presentate, c’è il riempimento con membrane d’acqua sulle pareti delle stanze per proteggere dalle radiazioni, inoltre la struttura sarebbe dotata anche di un impianto di illuminazione in grado di simulare il ciclo giorno e notte, per aiutare gli “abitanti” a dormire.
E voi cosa ne pensate di questo progetto della NASA? Fatecelo sapere sotto nei commenti.
Qua sotto vi lascio un articolo che parla di un misterioso segnale che proviene dalla stella più vicina a noi.
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una enorme stampante 3d!