Oxana la bambina allevata dai lupi. Qual’è la sua storia?

L’incredibile storia di una bambina cresciuta da un branco di lupi

Può un branco di cani randagi fare da genitori ad un “cucciolo di uomo”? Pare proprio di sì, questa è la storia di Oxana la bambina allevata dai lupi.

Storie di cuccioli abbandonati, salvati da qualcuno e che entrano a far parte della famiglia a tutti gli effetti, per fortuna, se ne sentono sempre più spesso.

Ma se vi dicessi che, per una volta, ad essere stato abbandonato è stato un cucciolo di uomo?

Certo, anche questo purtroppo accade spesso, ma che a salvare e a prendersi cura di una bimba per anni, sia stato un branco di lupi e cani randagi, beh, è davvero cosa unica!

Questa è la strana storia di Oxana, la bambina ucraina allevata da un branco che si comporta come un cane selvatico.

C’erano una volta… povertà, ignoranza e indifferenza

Ucraina, 1983. Oxana è una bambina di quasi 3 anni, figlia di genitori molto poveri ed ignoranti, madre alcolista e padre assente.

Un giorno, questi due genitori “modello”, spinti dalla disperazione di una vita miserabile, decidono di abbandonare la loro unica figlia in mezzo al bosco, così da togliersi un problema.

Nessuno mai si accorse dell’assenza della piccola, istituzioni in primis, così per anni, di Oxana non si seppe più nulla.

Diversi anni più tardi, un cacciatore la notò per caso durante una battuta di caccia e la riportò a casa.

Oxana la bambina allevata dai lupi

La parte più triste di questa vicenda è che i genitori non furono per niente contenti di “dover crescere un animale dalle sembianze umane” , queste furono le loro parole.

Le autorità competenti ignorarono completamente il caso, Oxana fu messa in catena e per un bel po’ visse nel serraglio insieme agli altri cani.

E furono proprio quei cani che vedendola indifesa la scaldarono, si presero cura di lei e le diedero amore e affetto, come fecero i lupi in precedenza.

Oxana fino all’adolescenza visse così, abbaiando, guaendo, camminando a 4 zampe, nutrendosi di carne cruda e acqua del pozzo e dormendo in una cuccia di legno.

Finalmente, dopo diverse segnalazioni, gli assistenti sociali intervennero e la portarono in un istituto per cercare di rieducare, anche se con scarsi risultati.

Oggi Oxana ha più di 30 anni, ha ancora una grande difficoltà nei rapporti sociali e nel linguaggio e in più, spesso, fugge dall’istituto dove è ricoverata per scappare nel bosco, quella che per lei è la sua casa.

La storia di Oxana la bambina allevata dai lupi non è caso unico

Per quanto possa sembrare incredibile, il caso di Oxana, non è né il primo né l’unico. Prima di lei, il titolo di bambino/animale, l’ha guadagnato un bimbo francese 3 secoli fa.

Victor, questo è il nome del piccolo dodicenne trovato nei boschi in francia nel 1798.

Anche lui come Oxana cresciuto in natura con gli animali, anche se su di lui le informazioni sono quasi inesistenti.

Incapace di comunicare, fu da subito oggetto di studi sul comportamento e lo sviluppo del linguaggio umano.

Non riuscì mai a comunicare verbalmente, solo con gesti, come portare il cappotto ai medici-tutori quando voleva uscire, o portare il piatto quando aveva fame.

Come lui Marina Chapman, cresciuta dalle scimmie e Amala e Kamala, le gemelline indiane cresciute dai lupi negli anni ’20.

Cosa ci insegnano queste storie? Sicuramente che fra certi esseri umani, come i genitori di Oxana e gli animali selvatici , la differenza è minima.

Certo, ci saranno stati casi di bambini abbandonati e sbranati da animali famelici, ma quanti animali abbandonati a loro stessi han fatto una brutta fine?

“La gente parla a volte della crudeltà “bestiale” dell’uomo, ma ciò è terribilmente offensivo per le bestie: nessun animale potrebbe mai essere così crudele come un uomo. (FËODOR DOSTOEVSKJI)

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