Il Pifferaio di Hamelin, qual è la vera storia? Il lato oscuro delle fiabe

Dietro ogni favola c’è una morale e una storia vera, il Pifferaio di Hamelin non fa eccezione

I misteri sono ovunque, anche un racconto dell’infanzia come Il Pifferaio di Hamelin può nascondere un lato oscuro, qual’è la vera storia?scopriamolo insieme.

Le favole sono quei magici racconti dell’infanzia che hanno la capacità di far sognare i bambini e nello stesso tempo insegnar loro qualcosa.

In principio venivano scritte senza nessun tipo di censura e i fatti erano molto più crudi.

Molte fiabe si sono perse nel tempo e altre sono state modificate, i bambini di qualche secolo fa crescevano più in fretta e andavano incontro a pericoli più concreti.

Le favole che sono state tramandate nel tempo, pur se modificate per non traumatizzante i bambini di oggi, hanno una vera storia dietro e Il Pifferaio di Hamelin è una di queste.

Un classico senza tempo dei fratelli Gremm racconta un un’importante avvenimento del passato? Se si quale?

Il Pifferaio di Hamelin: la favola originale dei fratelli Grimm

Innanzitutto, per chi non conoscesse la storia originale, Il Pifferaio Magico, racconta una storia avvenuta in Germania, a Hamelin

Hamelin era una cittadina come tante, ma con 2 grossi problemi, l’invasione dei ratti e l’avarizia dei suoi abitanti.

Durante una riunione, tenuta per affrontare il problema dei topi, si decise di assumere un individuo, che per un migliaio di monete, prometteva di risolvere la situazione in poco tempo.

L’uomo, che si presentava come un pifferaio, mantenne effettivamente la promessa.

Tutti i roditori, uno ad uno, incantati dalla melodia, lo seguirono fuori dalla città, liberando Hamelin da tutti i fastidi che da tempo comportava quella “convivenza forzata”.

Al momento di riscuotere il suo compenso, però, il pifferaio dovette fare i conti con il male peggiore che affliggeva la città: l’avarizia.

Quando all’uomo non fu riconosciuto ciò che gli spettava, tirò fuori il suo magico strumento e si incamminò fuori dal paese, verso i monti.

Questa volta, però, invece dei topi, furono i bambini a seguirlo, come ipnotizzati dal suono del piffero.

Gli abitanti di Hamelin, disperati per la perdita dei propri bambini, riflettono sugli sbagli commessi, si pentono e pagano il pifferaio.

I giovani cosi fanno ritorno nelle loro case, gli adulti nel riabbracciarli capiscono cosa sia davvero importante…e vissero tutti felici e contenti.

Il lato oscuro delle fiabe, come è andata veramente?

Una storia a lieto fine, almeno in questa versione, visto che nell’originale i bambini fanno la fine dei topi per via della superficialità degli adulti.

Ma i fatti realmente accaduti quali sono?

Come in ogni storia del passato, le versioni sono molteplici, si parte da una base storica e ci si fa delle ipotesi basate su quel poco che si conosce.

In questo caso, di concreto c’è che ad Hamelin, sul muro di una casa del centro storico, troviamo un’iscrizione:

ANNO 1284 NEL GIORNO DI SAN GIOVANNI E PAOLO, IL 26 GIUGNO, UN PIFFERAIO CON ABITI VARIOPINTI HA ADDESCATO 130 BAMBINI NATI IN QUESTA CITTÀ CHE SONO SCOMPARSI AL CALVARIO DEL KOPPEN

Nel museo cittadino si trova un pezzo di vetrata di una chiesa che si trovava all’epoca in piazza del mercato con raffigurato un pifferaio e i bambini di Hamelin.

La scomparsa di un gran numero di bambini per mano di un pifferaio è un fatto realmente accaduto, ma qual’è stata la ragione?

Il Pifferaio Magico ipotesi e teorie

Da prima si pensò alla Peste, anche per via dei topi, peccato però che questa terribile malattia arriverà in Europa intorno al 1347, le date non coincidono.

Una teoria vede una possibile epidemia infantile di Corea Reumatica, un tipo di encefalite che provoca spasmi muscolari.

Da qui, la rappresentazione dei bambini che se ne vanno dalla città seguendo il pifferaio (la morte) danzando ( gli spasmi).

Un’altra teoria è quella del reclutamento di giovani in una crociata dei fanciulli, una migrazione di massa verso est.

Nella versione integrale della favola, i ragazzini vengono portati in una caverna da cui si raggiunge la Transilvania.

L’ultima ipotesi, infine, la più gettonata, vede il pifferaio portare i bambini verso i monti Koppemberg.

Questa catena montuosa, nella realtà non esiste, ma pare che proprio in quella zona, nell’anno 1013, ci fosse una località montana, Coppenbruegge, che veniva chiamata Cabbenberg.

Proprio li, è sita una formazione rocciosa chiamata “la cucina del diavolo” dove pare si svolgessero riti pagani e magia nera accompagnati da suoni di flauti.

Un ricercatore locale riporta che questi eventi fossero mal visti dai bigotti locali che, per pura cattiveria, avrebbero inviato un finto pifferaio con il compito di adescare i giovani di Hamelin.

Una volta giunti sul luogo, i poveri ragazzini vennero chiusi in una grotta che inauguratamente crollò causando una frana e provocando un gran numero di vittime.

Il Pifferaio di Hamelin: il mistero continua…

La famosa fiaba del Pifferaio Magico, dunque, è ispirata a fatti realmente accaduti, purtroppo tragici, indipendentemente da quale sia la reale storia.

Ogni volta che vi capiterà di sentire questa favola, sono sicura che vi tornerà in mente il mistero che l’ accompagna.

Tutte le versioni sono possibili e ognuno si sarà fatto una propria idea a riguardo, molto probabilmente però, la verità non la sapremo mai.

Cosa è successo ai piccoli di Hamelin rimarrà un segreto custodito nei boschi, tra le montagne di Coppenbruegge e noi abbiamo imparato che spesso le favole sono più reali di ciò che sembrano.

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