Elon Musk: il futuro è Neuralink! Si potranno importare file nel cervello?

Un piccolo cip impiantato nel cervello dove caricare e trasmettere musica, l’ultimo lavoro di Elon Musk è un bio-hardisk nella testa

Ne è certo Elon Musk: il futuro è Neuralink! la tecnologia con cui si potrà importare file direttamente al cervello tramite cip, è l’inizio di una nuova era.

Andiamo per ordine, cos’è Neuralink ? La Neuralink Corporation è un’azienda che si occupa di sviluppare interfacce neurali impiantabili.

Nasce nel 2016 da un gruppo di imprenditori, fra cui Elon Musk, con un team con diverse competenze in campo scientifico.

Quali sono i progetti di Neuralink?

Creare dispositivi in grado di far fronte alle malattie cerebrali e neurologiche e il potenziamento umano o “transumanesimo “.

Neuralink è il primo passo verso la scienza del futuro

Il transumanesimo è un movimento che mira a unire scienza e tecnologia per aumentare le facoltà fisiche e mentali dell’uomo e contrastare l’invecchiamento.

Neuralink basa i suoi principalmente dell’ingegneria genetica, la crionica e l’intelligenza artificiale è quindi l’azienda che rappresenta questo movimento per eccellenza.

Musk, da sempre è un pioniere del transumanesimo, è diventato famoso proprio per le sue idee avveniristiche in materia.

Il più grande sostenitore della teoria dell’ Universo olografico, dalla Tesla allo sullo studio sulle neuroprotesi, il suo obiettivo è quello di raggiungere la simbiosi fra uomo e I.A.

Il primo passo sarà collegare il cervello a dei software e poter scaricare direttamente dei file.

Elon Musk: il futuro è Neuralink!

Passo per passo, da semplici informazioni, potranno essere impiantati dei chip capaci di interpretare i segnali cerebrali dei disabili e permettergli di controllare le protesi con gli impulsi del pensiero.

Progetti ambiziosi e che potrebbero, nel giro di pochi decenni, di restituire a chi ha disabilità più o meno importanti, la libertà perduta.

Ma non solo, anche chi ha problemi e menomazioni dalla nascita potrà sperare in una vita come gli altri!

Queste tecnologie sono in via di sperimentazione, anche se per ora solo teorica, anche per malattie quali l’Alzheimer, Parkinson e malattie neurologiche degenerative come la Sla.

Nel 2018, Neuralink, ha richiesto una licenza per una struttura di sperimentazione su animali a S.Francisco, con il progetto di iniziare la sperimentazione umana quest’anno.

Purtroppo non è ancora stato possibile mettere in pratica queste sperimentazioni come da progetto, ma le ricerche continuano presso l’università della California.

Etica, privacy, rischi, paure e incertezze, ma non ha dubbi Elon Musk: il futuro è Neuralink!

Insomma, partendo dall’importazione di file nel cervello tramite microchip, come musica o dati, fino alla risoluzione dei più gravi impedimenti fisici, fino all’arresto dell’invecchiamento cellulare…ma è possibile?

L’ottimismo e le premesse ci sono, purtroppo però ci sono ancora molti dubbi e molte punti etici e pratici da rivedere.

Una tecnologia di tale portata non può permettersi nessun margine d’errore. Anche una sola piccolissima svista può portare a danni irreparabili.

In più, cosa molto importante, se finisse nelle mani sbagliate i rischi sarebbero superiori ai benefici.

Giocare con la genetica, per scopi personali potrebbe essere pericoloso e portare a dei risultati negativi.

L’opinione pubblica sull’argomento è spaccata in 2. Una delle domande più delicate è se si potrà hackerare la mente delle persone.

Elon Musk ha assicurato che i sistemi di sicurezza sono alla base di ogni progetto, proprio per salvaguardare la privacy e l’incolumità delle persone.

A queste affermazioni, però, in molti sono ancora scettici…e non si può dargli torto. L’idea che qualcuno potrebbe trovarsi in mano il totale controllo della mente dell’umanità è quanto di più spaventoso si possa immaginare!

Il salto dal bene al male può essere davvero breve e questo ci fa scendere con i piedi per terra… la strada è ancora lunga!

Un salto nell’ignoto con Elon Musk: il futuro è Neuralink! Che ci piaccia o meno

Che non sia semplice prendere posizione è normale, sono tanti i benefici, presenti e futuri, quanto i probabili rischi da mettere sulla bilancia.

I primi impianti che impattano avranno sul nostro cervello a lungo termine? Ne vale la pena? Avrà realmente un peso in campo medico?

Ma le domande più delicate sono: potremmo essere programmati o riprogrammati? E sopratutto, c’è il rischio di un hackeraggio?

Quindi produrranno antivirus e VPN cerebrali, ci saranno farmaci in versione mp3/4 e nasceranno le facoltà di medicina informatica.

Molto probabilmente dovremmo far fronte a tutto questo, ma che ci piaccia o meno, anche se non tutti siamo pronti ad un tale salto evolutivo, il progresso non si ferma…ci dobbiamo affidare!

Mentre il dibattito etico-scientifico è in corso, indipendentemente dalla parte da cui siamo schierati, bisogna abituarsi all’idea che il futuro viaggia in quella direzione.

Il nuovo fa sempre paura, il futuro è alle porte e sta a noi decidere come affrontarlo. E voi, siete pronti a questo salto nel buio?

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