Eastern Mind creepygame d’autore

Dal Giappone una creazione enigmatica ed inquietante per veri intenditori

Alcuni videogiochi sono delle piccole opere d’arte, apprezzate a pieno solo da una nicchia di intenditori, come nel caso di Eastern Mind creepygame d’autore

Eastern Mind: The Lost Souls of Tong Nou è il titolo originale della creazione del maestro giapponese Osamu Sato, un digital artist molto apprezzato nell’ambiente del game.

Si tratta di un videogioco d’avventura punta clicca, pubblicato nel 1994, dalla grafica psichedelica, decisamente avveniristica e per l’epoca.

Osamu Sato, si è guadagnato da subito gli onori della critica per le sue produzioni in campo musicale e per i suoi video dallo stile impressionante.

Dopo l’autoproduzione di Eastern Mind, Satu, viene contattato immediata dalla Sony che non perde l’occasione per collaborare con l’artista.

Perché è di un artista che stiamo parlando, non uno sviluppatore di talento come tanti.

Chi è Osamu Satu?

Osamu Satu è nato a Kyoto, in Giappone, il 14 Aprile del 1960. È un artista del digitale a tutto tondo, è fotografo, compositore digitale e sviluppatore

Nel 1983 esordisce componendo musica ambient, ma la passione per i videogiochi lo porta presto a lavorare nel settore.

Eastern Mind:The Lost Souls of Tong Nou è il suo primo vero lavoro, esce nel ’94 in Giappone per Mac Os Classic e successivamente in U.s.a. per Microsoft Windows.

Il successo arriva nel ’98 grazie al capolavoro “LSD dream emulator “ per Playstation 1, che riscuote un un’incredibile successo cui si fa conoscere im tutto il mondo.

Eastern Mind creepygame d’autore e viaggio onirico nella psiche dell’artista

Eastern Mind: The Lost Souls Of Tong Nou ha una struttura multistyle unica nel suo genere, trama e ambientazioni sono bizzarre, ma nello stesso tempo semplici e intuitive.

Solo un genio come Sato riesce a mescolare fotografie, modelli tridimensionali, sprite bidimensionali, animazioni in claymotion e disegni in diversi stili mantenendo una certa armonia.

Il protagonista del gioco, Rin, vagando nelle diverse zone dell’isola di Tong Nou, rappresentata dalla testa dell’autore, colorata totalmente di verde acido, deve ‘ricomporre’ la propria anima.

Questa metafora introspettiva dalle influenze psichedeliche anni’70, rappresenta il concetto buddista di reincarnazione unito all’ambiente in cui è vissuto l’artista.

Gli sfondi, studiati ad hoc per mettere bene in risalto le diverse ambientazioni, rappresentano invece, i processi di nascita e morte dei pensieri dell’uomo.

I personaggi del gioco sono la parte più estrema e personale dell’insieme…il character design più artisticamente assurdo mai proposto!

Anche in questo caso, Sato ha dato il meglio di sé, sbizzarrendosi con occhi, bocche e nasi completamente sproporzionati, ma con quel tocco naif, tipico di un’opera d’arte.

L’esperienza di gioco, fra una moltitudine di colori e figure improbabili, non può che catapultati in un’avventura irripetibile.

Eastern Mind creepygame d’autore e opera d’arte del gaming

Il talento nel creare videogiochi di Sato è evidente e le soddisfazioni non hanno tardato ad arrivare. Il suo lavoro, infatti, è stato premiato con uno dei riconoscimenti più importanti per un’artista del suo genere.

Questa creazione videoludica si è merita uno spazio al The Strong National Museum of Play di Rochester, negli U.s.a., tra i videogiochi d’autore più apprezzati.

Il The Strong è uno dei più grandi musei di storia degli Stati Uniti, al servizio delle famiglie e altamente interattivo, è totalmente dedicato alla storia e all’esplorazione del gioco.

Vanta la più grande raccolta di materiali storici sui giochi del mondo ed è la sede di grandi nomi come: World Game Hall of Fame, National Toy Hall of Fame, Archives of Play, ecc…

A questo punto, non vi resta che cercare Eastern Mind e provare a fare questa esperienza.

Buon viaggio!

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