Antrum: Un film maledetto

Antrum, una pellicola su cui girano voci inquietanti. Come “The Ring”, questo film uccide chi lo guarda…

Da un paio d’anni, Antrum, un film maledetto fra i più brutali mai girati, è riapparso misteriosamente portando con sé una serie di tragici eventi.

Una videocassetta dal contenuto disturbante che porta alla morte chi ha il coraggio di guardarne il contenuto. Vi ricorda qualcosa?

Esatto! The Ring, il film giapponese del 1998(o la sua versione americana del 2002) che ha portato la piccola Samara nell’Olimpo dei personaggi cult dell’horror.

Peccato che la pellicola in questione esista veramente. Non si parla di bambine gettate in un pozzo e molto probabilmente non squillerà nessun telefono dopo 7 giorni, ma, a quanto pare, l’incolumità degli spettatori è a rischio proprio come nel film.

Ma andiamo per ordine…

Antrum, un film maledetto?

Antrum-The Deadliest Film Ever Made è un lungometraggio girato in 35mm nel 1979 in California e mai distribuito per via dei contenuti considerati troppo espliciti.

Si dice sia stato proiettato per la presentazione ufficiale in un cinema di Budapest nel 1988 e che la sala prese fuoco inspiegabilmente.

Durante l’incendio persero la vita 56 persone, ma non solo, pare che anche molti organizzatori dei festival che si sono interessati al film siano morti.

In più, chi partecipò al progetto ed ebbe modo di visionare la pellicola in anteprima, fu colpito da una serie di tragici incidenti.

Questo susseguirsi di morti e sventure, marchiò definitivamente il film come “maledetto”dando il via alla leggenda.

Negli anni ’90 a S.Francisco, organizzarono una nuova proiezione, ma in sala, scoppiò un’osteria di massa che fece saltare l’evento.

Da quel momento in poi, il film iniziò a circolare nei raduni a tema horror, ma fra morti sospette, crisi epilettiche improvvisi e imprevisti vari, nessuna serata andò a buon fine.

Le poche copie in circolazione andarono perdute nonostante collezionisti e amatori fecero di tutto per poterne reperire almeno una.

Un film maledetto dalla trama intricata

Il film è girato in stile documentaristico e parla di un’adolescente e il suo fratellino che si addentrano in una foresta sperduta.

Lo scopo è di trovare la porta degli inferi e compiere un rito magico per salvare l’anima del loro cane appena deceduto.

Raggiunto il luogo prestabilito iniziano a scavare e da lì in poi succede di tutto!

Ovviamente, oltre non proseguo, il film merita di essere visto, tanto per le scene che per i riferimenti, è un peccato spoilerare un film così di livello

In questa opera tanto horror, quanto psicologica, non manca nulla, stregoneria, cannibalismo, visioni. Antrum è un’ opera geniale in stile vintage che lascia il segno.

Antrum il ritorno

Passano gli anni e nel 2018 succede qualcosa di inspiegabile, sul web, inizia a girare il trailer di Antrum, presentato alla 39° edizione del Fantafestival .

Come è possibile?

Nel 2014, la Else Film, riuscì a trovarne una copia in un’asta on-line e decise di rilanciarlo, dopotutto, con una tale storia alle spalle, come dargli torto!

Tanto il trailer, quanto il sito web ufficiale del film, riportano questo avviso:

Vi avvisiamo che alcune immagini e il materiale presenti su questo sito, sono considerati maledetti…il contenuto di questo film è noto per aver innescato violenza emotiva, pericolo fisico e psicologico. Visitando questo sito, sollevate Else Film da qualsivoglia responsabilità inerente a qualsiasi avvenimento successivo alla vostra visualizzazione. Si raccomanda di visualizzare questo contenuto da soli.

Chi tra voi ha il coraggio di guardarlo?

Che si tratti di leggenda o astuta operazione di marketing, riesce comunque a condizionare chi viene a conoscenza di questa storia.

Così come nel film, il protagonista viene condizionato da alcune situazioni, così nella realtà lo spettatore viene condizionato dalla leggenda.

Anche uno scettico qualche domanda se la porra’. Questo collegamento sottile di autosuggestione, rende il tutto molto più riflessivo e misterioso.

Per chi è interessato, Antrum, verrà proiettata al Brooklyn Horror Festival la copia originale accompagnata da una un documentario dei registi Michael Laicini e David Amito di 15 minuti sulla storia del film.

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