Misteri dell’altro mondo: la scomparsa di Bruno Borges

La scomparsa di un giovane ufologo, una serie di oggetti ambigui e dei manoscritti indecifrabili, il caso di Bruno Borges è un giallo senza fine.

Uno dei gialli più interessanti nell’ambiente dell’ufologia è sicuramente la scomparsa di Bruno Borges.

Non è facile riuscire a districarsi in questa storia, misteriosa tanto quanto il suo protagonista, ma partiamo dal principio.

Bruno Borges, hai tempi del fatto, il 27 marzo del 2016, è un giovane 25enne brasiliano, studente di psicologia e grande appassionato di ufologia.

A quanto pare, custodiva un segreto, da tempo stava lavorando ad un progetto, ma nessuno sapeva quanto fosse seria la cosa…almeno fino a quel giorno!

Infatti, dopo la sua scomparsa, hanno iniziato ad emergere dei particolari sorprendenti di cui tutti erano all’oscuro.

Il primo mistero dietro la scomparsa di Bruno Borges inizia dalla camera

Il primo mistero, quello che ha reso questo caso da subito popolare, è un video che ha iniziato a girare dopo un paio di giorni dalla scomparsa e che riprende la camera di Bruno.

La stanza è stata completamente svuotata, decorata con dei simboli massonici e al centro è posizionata una grande statua di Giordano Bruno.

Ci sono anche dei manoscritti numerati, codificati, messi in un certo ordine e le pareti sono tappezzate con degli scritti di natura mistica.

Su una parete, in particolare, spicca un poster che raffigura un uomo vicino ad una figura umanoide che sembra essere un extraterrestre.

Chi è Giordano Bruno?

Filippo Bruno, conosciuto come Giordano, era un frate domenicano italiano nato a Nola nel 1548 e morto a Roma nel 1600 . Filosofo e scrittore, fu il primo a teorizzare l’universo infinito e la presunta vita extraterrestre.

I suoi scritti sull’argomento sono numerosi. Per via delle sue idee, considerate eretiche dalla chiesa dell’epoca, fu vittima dell’inquisizione e arso vivo il 17 febbraio del 1600.

Ha ispirato moltissimi pensatori e scienziati di tutte le epoche, fra cui Galileo Galile e Arthur Schopenhauer ed è un simbolo nell’ambito ufologo.

I manoscritti e i progetti di Bruno

I genitori di Bruno furono i primi a rimanere scioccati alla vista della stanza del figlio, infatti, erano appena rientrati da un viaggio di 3 settimane.

Gabriela Borges, la sorella di Bruno, riferì che nell’ultimo periodo suo fratello era diventato più riservato e non faceva entrare nessuno in camera sua.

Disse che Bruno gli aveva confidato di lavorare ad un progetto segreto e che da li a poco lo avrebbe scoperto.

Era talmente preso da quel progetto, da rimanere in camera a lavorare per giorni interi e uscire solo per mangiare, ma nessuno poteva immaginarne la portata.

Nessuno ha mai fatto delle domande a riguardo perché Bruno era un ragazzo brillante, pieno di idee ed interessi, non c’era motivo di preoccuparsi.

Anzi, amici e parenti, in più di un’occasione, gli avevano concesso dei finanziamenti, anche di migliaia di dollari per sostenere il suo lavoro.

Eduardo Veloso, un suo cugino oculista, disse che gli prestò 6.000 dollari per finanziare una serie di libri,che a detta di Bruno avrebbero cambiato il mondo.

La scomparsa di Bruno Borges: ipotesi e teorie

Dopo la sua scomparsa, le autorità, rinvennero 15 manoscritti codificati in un linguaggio sconosciuto che ad oggi non è ancora stato tradotto.

I poco tempo, questa storia è diventata virale e hanno iniziato a girare tutte le teorie possibili e inimmaginabili.

Qualcuno ipotizzò che perse la lucidità e che si unì ad una setta urologica tipo la “Heven’s Gate” che nel 1997 pianificò un suicidio di massa.

Denise Borges, la madre di Bruno però, smentì subito questa teoria, in quanto il figlio non era un tipo facilmente manipolabile e soprattutto non era per niente problematico

La lista di ufologi che si sono dedicati a questo caso è lunga, anche perché Bruno Borges è uno dei tanti appassionati di ufologia scomparsi in circostanze misteriose.

Non è cosa rara, infatti, che persone che studiano i fenomeni extraterrestri, amatoriali o professionisti, cadano vittime di strani incidenti, attacchi di cuore o morti improvvise.

Nel 1971, l’investigatore Otto Biller, scrisse un lungo articolo analizzando 137 fra scienziati, ricercatori, addotti, contattisti, ufologi e semplici testimoni, tutti morti o spariti nel nulla.

Secondo l’uomo, i responsabili di tale scempio potrebbero essere i discussioni M.I.B., mandati dai governi per insabbiare casi eclatanti di contatti extraterrestri.

Anche Philips Shnaider, protagonista di un mio vecchio articolo, fu trovato strozzato dal suo stesso catetere e il suo migliore amico, Ron Rummel.

Lo scrittore di Alien Diggest, Andreas Faber Kaiser è risultato malato di A.i.d.s. e morto a 49 anni, senza mai capire come si fosse infettato.

…e potrei continuare la lista ancora per molto, ma questa è un’alta storia.

Secondo voi anche Bruno è andato oltre oppure tutte quelle ricerche gli han fatto perdere la testa?

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