Black Knight, qualcuno ci osserva?

C’è un’inquietante presenza, un corpo estraneo che da un po’ di anni staziona vicino al nostro pianeta…

 

Il Black Knight, o Cavaliere nero è un satellite che pare non sia di questo mondo.

Scoperto, quasi per caso, più o meno 80 anni fa, questo misterioso oggetto non identificato ci osserva da lontano senza fare nulla se non alzare dei punti interrogativi.

Come è arrivato fino a qui? Perché fluttua intorno al nostro pianeta? E soprattutto, se non è un satellite terrestre, che cos’è?

Svariate speculazioni…

 

La scoperta del Black Knight è piuttosto controversa, non c’è una versione ufficiale che dia spiegazioni concrete, solo teorie e speculazioni. Una di queste ipotesi vede Nicola Tesla, la mente più brillante di tutti i tempi, imbattersi in questo satellite nel 1899 durante i suoi studi sulla corrente alternata.

 Nel bel mezzo di una serie di esperimenti sulla distribuzione dell’elettricità senza fili, captò dei segnali periodici ad impulsi elettrici in serie di 1, 2, 3.

Quest’improvvisa interferenza venne considerata di natura extraterrestre, precisamente da Marte. In un secondo momento, però, intuì che il segnale proveniva da un’altra direzione e da distanza ravvicinata.

Segnali extraterrestri

 

In molti credono che Tesla abbia avuto contatti con forme di vita provenienti da altri pianeti e che molte delle sue idee, troppo avanzate per l’epoca, siano frutto di collaborazioni extraterrestri.

Pochi anni dopo, anche l’inventore italiano Guglielmo Marconi, durante le sue ricerche, ricevette un segnale artificiale proveniente dallo spazio.

 

L’ingegnere elettronico rimase affascinato e spaventato nello stesso tempo quando, provando a mandare un segnale con il codice morse, ricevette risposta. Dal 1928 al 1930 furono effettuati molti esperimenti alla ricerca di prove concrete sulla veridicità di quei segnali, tutto fu confermato, nessun equivoco, quelle interferenze venivano dallo spazio.

L’unico problema è che nessuno è mai riuscito a dare una spiegazione, i segnali sono autentici, ma non si sa da dove provengano, ne tanto meno come interpretarli.

 

Il Black Knight ha catturato anche l’interesse della stampa

 

14 Maggio 1954, un giornale di S.Francisco, “l’Examiner”, esce con un reportage sulla scoperta da parte degli americani di un satellite artificiale spia, probabilmente russi.

23 Agosto 1954, la rivista “Space tecnology”, dedica un articolo alla scoperta da parte del Pentagono di 2 satelliti che orbitano intorno alla terra, entrambi naturali. Immediatamente il Pentagono ha smentito la notizia riferendo che si trattava di due piccoli asteroidi.

Da quel momento si iniziò a capire che c’era qualcosa di strano che orbitava il pianeta, ma non si riusciva a capire se fosse di origine naturale o meno.

Nel marzo del 1960, finalmente, si riuscì a intercettare il misterioso oggetto, un satellite piuttosto grande, scuro, posizionato nell’orbita polare della Terra.

 

Una scoperta che porta più domande che risposte

Questa scoperta, però, ha stupito e inquietato tutti.

In primo luogo, nè Russi, nè Americani erano in grado di mandare un satellite nell’orbita polare. All’epoca, poi, nessuno era in grado di mandare in orbita un satellite di quel genere, troppo pesante e troppo tecnologicamente avanzato.

In fine, quel satellite era almeno 2 volte più veloce di qualsiasi oggetto creato dall’uomo, infatti, per questa ragione fu chiamato “the Black Knight”. Dopo questa scoperta straordinaria, gli scienziati di tutto il mondo hanno condotto delle ricerche sul Cavaliere nero e sulle sue origini.

Altro fatto inspiegabile è che scompare per un lungo periodo di tempo, per poi riapparire dal nulla. Non ha una periodicità come gli altri oggetti naturali o artificiali e non si riesce a monitorizzare.

Ma cos’è questo oggetto? Qual’è il suo scopo?

Un’ipotesi formulata all’università di Stanford è che si tratta di un satellite extraterrestre, inviato nell’orbita terrestre per cercare di comunicare con noi.

Da qui nasce una teoria molto affascinante e coinvolgente.

 

Duncan Lunam, uno scrittore scozzese, rimase così colpito dall’ipotesi che il Black Knight fosse di origine extraterrestre che decise di approfondire. Quello che scoprì fu davvero sconvolgente, riuscì a decifrare il messaggio del 1928, delle coordinate che portano alla costellazione Bootes.

Ma non è tutto! Riuscì addirittura a decifrare un messaggio vero e proprio che approssimativamente recita così:

Casa nostra è Epsilon  Bootes, intorno a una Stella doppia, viviamo nel 6° pianeta di 7, controllate il 6° pianeta su 7 della Stella più luminosa delle 2.

Ognuno dei 6 pianeti ha almeno una luna, 4 di questi ne han 3.

La nostra sonda si trova nell’orbita lunare vostra.

Questa posizione attuale è sulla nostra mappa.

 

Se fosse vero, calcolata la distanza dalla Terra a Bootes, 13.000 anni, questa civiltà avrebbe potuto orbitare la terra durante la preistoria. Il Black Knight, seguendo questa teoria, sarebbe l’ennesimo collegamento alla teoria degli antichi astronauti.

Purtroppo, anche se tutto torna,non ci sono basi scientifiche, solo ipotesi e ricostruzioni.

Un altro caso senza soluzione che hanno provato ad insabbiare 

Col passare del tempo, il Pentagono ha liquidato il caso catalogando il Black Knight come un rifiuto spaziale. Nel 1998 si è riusciti ad avere delle immagini nitide di questo satellite, che tutto sembra tranne un rifiuto spaziale.

Il Cavaliere nero orbita intorno alla terra da troppo tempo, da prima dei satelliti, in più è troppo grande e segue un suo percorso. Se l’ipotesi extraterrestre è troppo fantascientifica, la versione del Pentagono è ancor più improbabile.

Da qualche anno il Black Knight è tornato a interessare l’opinione pubblica, ma nonostante tutti ne parlino, nessuno sa cosa sia.

Il Black Knight è un altro indizio che non siamo soli nell’universo?

Satellite spia o satellite alieno una cosa è certa, qualcuno ci osserva, quantomeno siamo interessanti!

 

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