Microsoft Kinect storia e sviluppo

Nel 2006 l’azienda giapponese Nintendo lancia sul mercato la WII,una console di 7°generazione con una tecnologia davvero innovativa per l’epoca: WIIMODE. È l’inizio dell’epoca dell’interazione fra gioco e giocatore.

Nel 2010 la Microsoft risponde con il KINECT(unione del termine “cinetico”, inteso come energico,attivo,dinamico e “connect”, connesso, a simboleggiare la connessione sempre più avanzata fra uomo e macchina), inizialmente conosciuto come “PROJECT NATAL”, un accessorio per XBOX 360, così sensibile ai movimenti da consentire al giocatore un controllo totale del gioco anche senza guanti o attrezzatura interattiva.

Nel 2012 esce una versione speciale per PC con Windows7 e Windows 8 e nel 2013 viene sviluppata una versione ancora più potente per XBOX ONE.

Nel 2017,nonostante gli oltre 35.000.000 di pezzi venduti,la Microsoft cessa definitivamente la produzione del Kinect.

Fine?…No,è da qui che il Kinect inizia il suo percorso da protagonista nella vita reale.

Questa tecnologia ha suscitato fin da subito l’interesse di privati e piccole e grandi aziende,anche distanti dal mondo del gaming.

La Microsoft, pur detenendone i diritti, decise di andare incontro a chiunque volesse utilizzare il Kinect in modo utile e costruttivo, non solo lasciando liberi i brevetti, ma producendo lei stessa alimentatori e adattatori per USB  addirittura rilasciando librerie pubbliche con manuali di programmazione e connessione ad ogni tipo di computer e tutti i driver di riconoscimento per pc.

Nasce il “Kinect effect”.

Ma come funziona il Kinect?

Il Kinect non e’ altro che un sensore di movimento in grado di registrare ogni variazione di posizione del corpo nelle 3 differenti dimensioni ed elaborarle in tempo reale, in oltre e’ integrato un sistema di riconoscimento vocale; In pratica combina in un unico prodotto tutti i sensori utilizzabili dagli algoritmi di intelligenza artificiale.

In primo piano c’è un sensore di profondità che utilizza le informazioni acquisite in tempo reale imitando il comportamento visivo umano, viene poi calcolato il tempo che impiega l’impulso a percorrere il tragitto telecamera/oggetto/telecamera (tempo di volo).

Alla base del funzionamento c’è una videocamera RGB ad alta definizione con array circolare composto da 7 microfoni. 

Purtroppo però, nonostante la validità e la versatilità del prodotto e gli oltre 500.000.000 di dollari investiti nella campagna di marketing, il Kinect fu un vero e proprio flop per più di una ragione. 

La Microsoft fu massacrata dalla stampa.

I giochi adattabili furono pochi e tutti nelle categorie intrattenimento per famiglie e fitness.

Il motivo fu che non si riuscì a trovare sviluppatori interessati a produrre giochi di un certo spessore, era visto come un rischio che nessuno si sentiva di correre, era considerato un progetto troppo azzardato per quel periodo.

I consumatori furono piuttosto delusi dalla mancanza di giochi, anche perché il dispositivo portava una spesa aggiuntiva di quasi 150 dollari.

Come ogni tecnologica pionieristica, anche al Kinect le imperfezioni non mancano.

I primi problemi furono legati ai comandi vocali, per mettere in pausa il gioco bisognava urlare davanti al televisore e comunque il dispositivo era piuttosto lento nel percepire i comandi.

Ci furono problemi anche con i sensori di movimento, capitava alla partenza del gioco che venisse riconosciuto un peluche sul divano invece del giocatore, oppure durante la visione di un dvd, il Kinect decideva che i movimenti della coda di un cane vicino al sensore fossero i movimenti di qualche utente impazzito intenzionato a mandare avanti e indietro il film all’infinito.

Queste problematiche,unite ad una pubblicità poco convincente non resero giustizia ad un dispositivo dalle grandi potenzialità. 

Fortunatamente però, questi errori di produzione e di marketing, non hanno impedito al Kinect di entrare a far parte dei mercati di tutto il mondo.

Ad esempio,la società israeliana PRIMESENSE,specializzata in sensori 3D e recentemente acquistata dalla APPLE, ha utilizzato il Kinect nella nuova versione FACE ID da integrare nel nuovo I-phone.

Grazie alla “DEDAGROUP PUBBLIC SERVICE “ora negli ospedali è possibile per un chirurgo consultare una cartella medica o una radiografia attraverso un maxi schermo posto in sala operatoria, anche durante un’operazione, solo con un gesto, senza perdita di tempo ed un un’eventuale rischio di contaminazione.

Tramite la piattaforma K.H.A.R.E.(Kinect Hololens Assisted Reabilitation Expirience) si possono effettuare misurazioni della cinetica del corpo umano sui quali comporre esercizi riabilitativi con la possibilità di fornire al paziente correzioni in tempo reale sulla corretta postura da tenere.

Il”PROJECT KINECT FOR AZURE “,invece, è un sistema di sensoristica basato sullo stesso principio, ma con una telecamera ad infrarossi  a tempo di volo con un sensore da 1024 × 1024 pixel (contro i 640×480 della versione per gaming), considerato miglior tracciamento con la potenza dell ‘intelligenza artificiale” per lo sviluppo delle soluzioni per riconoscimento dei soggetti, dalle macchine a guida autonoma ai droni consumer.

E infine,come non citare il “JET PROPULSION LABORATORY(J.P.L.) della NASA che, dopo aver effettuato diversi test per trovare un sistema che permetta di comandare a distanza ROBONAUT2, un super robot umanoide che si trova a bordo della stazione spaziale internazionale che dovrà eseguire i compiti troppo pericolosi per l’equipaggio.

È stato creato infatti un sistema che collega la 2°versione del Kinect alla Oculus Rift, il motohead mounted display per la realtà virtuale.

Secondo gli scienziati della NASA,questa è la migliore combinazione in assoluto, infatti,questa 2° versione del Kinect è molto più precisa e consente la rotazione dei polsi e traccia perfettamente apertura e chiusura della mano robotica, rendendo possibile comandare a distanza il braccio di Robonaut 2 in modo molto accurato.

Ed ora, mentre questa chicca tecnologica nata dal gaming e approdata nel quotidiano si evolve e si fa strada nel mercato delle innovazioni, la Microsoft si sta dedicando ai progetti HOLOLENS e MIXED REALITY, un emulatore di ultima generazione che consente di testare le app olografiche.

Chissà se domani il mondo del gaming ci farà un’altra sorpresa!

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